Di Euronews
In Romania il presunto “tesoro” di Don Vito Ciancimino, che gli inquirenti presumono sia investito nella gestione della discarica più grande d’Europa, sarebbe tornato nella disponibilità del figlio Massimo. Il Tribunale di Palermo, che insegue il capitale oltreconfine, ha disposto nel 2011 un nuovo sequestro della società che lo custodisce e che vale 300 milioni di euro. Invece della concessione ha ricevuto 7 camion.