Mario Monti: "L'accordo di Bruxelles ha alcune ombre ma è molto buono"

Mario Monti: "L'accordo di Bruxelles ha alcune ombre ma è molto buono"
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Mario Monti ha partecipato al suo primo Consiglio Europeo in veste di premier e alla lunga maratona che ha portato a un rafforzamento dei vincoli di bilancio e a un patto fiscale per salvare l’Euro.
Monti ha mediato tra la Gran Bretagna e gli altri paesi europei cercando fino all’ultimo di evitare che Londra si autoescludesse. La mediazione non è riuscita ma il risultato è tutto sommato buono ha spiegato il premier a Euronews

Euronews
Presidente, come valuta l’accordo ragiunto al Consiglio Europeo? Sarà sufficiente per salvare l’Euro?

Mario Monti
Spero di si’, credo di si, lo vedremo presto. E’ un accordo significativo perchè accresce la possibilità di far si che i paesi in futuro si comportino in modo disciplinato riguardo ai bilanci e quindi che non insorgano piu quegli squilibri gravi che hanno portato alla crisi di diversi paesi della zona Euro. E’ importante anche perchè il vertice ha messo a punto strumenti e stanziamenti che possono consentire di far fronte alle difficoltà di questo o quel paese scongiurando un immediato contagio.

Euronews
L’accordo intergovernativo raggiunto a Bruxelles sancisce la nascita di un’Europa a due velocità? Qual‘è la sua opinione al riguardo?

Mario Monti
Se posso precisare non è l’avvio di un’Europa a due velocità perchè l’Europa in molti campi è già o è già stata stata a due velocità, pensiamo a Schengen, ai paesi che aderiscono all’Euro e a quelli che non vi aderiscono. In questo caso la Gran Bretagna aveva determinati problemi e di fronte alla necessità, prospettata soprattutto dalla Germania e dalla Francia, di cambiare il Trattato per renderlo piu’ forte dal punto di vista della disciplina, la Gran Bretagna ha detto di essere disposta a modifiche solo in cambio di concessioni che gli altri non hanno accettato.

Euronews
Lei ha avuto un ruolo di mediatore tra la posizione britannica e quella degli altri paesi europei. Quale punto non gli è proprio piaciuto?

Mario Monti
Il primo ministro britannico Cameron chiedeva delle garanzie per mettere la City e la Gran Bretagna al riparo dalle nuove regolamentazioni finanziarie europee. A me, come ad altri capi di stato e di governo europei, questo sembrava difficilmente accettabile. Allora ho proposto, sempre nella prospettiva di mercato unico cara ai britannici, che Cameron chiedesse ai paesi dell’Eurozona qualcosa in cambio che potesse contribuire a far andare avanti l’Europa e non indietro. Ad esempio un piu’ rapido sviluppo del mercato unico dei servizi o dell’agenda digitale. Ma al premier britannico interessavano proprio quelle garanzie di tipo regressivo e non progressivo e cosi’ non si è trovato l’accordo.

Euronews
In poche parole la Gran Bretagna ha chiuso la porta

Mario Monti
E’ difficile dirlo. Certo la Gran Bretagna non farà parte dei 27. Ho notato pero’ da parte britannica una volontà evidente di non allargare il Canale della Manica

Euronews
Quali saranno le conseguenze del No britannico sul mercato unico?

Mario Monti
Non molto rilevanti. Il mercato unico continuerà sostanzialmente a svilupparsi a 27. Certo una Gran Bretagna che anche senza avere l’Euro non si fosse appartata un po’ sdegnosamente avrebbe esercitato una maggiore azione di spinta a vantaggio di tutti i 27 anche grazie al suo DNA in cui da sempre c‘è il mercato e la concorrenza.

Euronews
Il meccanismo europeo di stabilità è stato accellerato e entrerà in funzione già dall’anno prossimo. Lei ritiene pero’ che i 500 miliardi Euro di fondi siano sufficienti?

Mario Monti
Io sostenevo la tesi secondi cui occorreva alzare questa barra. Erigere dei “firewall” piu’ potenti non avrebbe necessariamente comportato una maggiore spesa. I “firewall” sarebbero serviti innanzitutto a scongiurare le tensioni sui mercati e quindi non ci sarebbe stato un esborso effettivo. Pero’ diversi paesi europei hanno una visione molto restrittiva dell’interesse comune. Comunque mettendo insieme le diverse componenti di questo “pacchetto notturno” credo che il risultato forse sia non ottimo ma certo molto buono.

Euronews
Gli eurobond sono un tabu’ solo tedesco?

Mario Monti
Sono un tabù non solo tedesco, lo hanno anche altri paesi. Secondo me pero’ ci sono argomenti che possono persuadere anche i tedeschi del fatto che sia piu’ sano mutualizzare attraverso l’emissione congiunta e consapevole di una quota dei titoli del debito pubblico dei vari paesi anzichè intervenire ex post e sotto il ricatto dalle circostanze contingenti attraverso aquisti di titoli di paesi in crisi da parte della BCE

Euronews

Fino ad ora le parole d’ordine sono state austerità, rigore e disciplina. Quando si comincerà a parlare di crescita e del modo di stimolare la crescita in Europa?

Mario Monti
In questi ultimi anni le parole d’ordine sono state austerità e disciplina anche perchè nei decenni passati, quando ancora l’Europa non funzionava come vaglio e coscienza critica, le parole d’ordine erano di fatto ricerca dello sviluppo a tutti i costi senza badare troppo all’inflazione e al disavanzo pubblico. Oggi l’Europa deve trovare una visione piu’ equilibrata e ci sono delle politiche europee che possono consentire una maggiore crescita per esempio con una piu’ stretta integrazione del mercato unico che porta economie di scala e una maggiore concorrenzialità delle imprese europee nel mondo

Euronews
L’Italia ha “fatto i suoi compiti”, ha presentato una riforma dura centrata su una riforma delle pensioni che riporta il paese in linea con i parametri europei. Pero’ in Italia c‘è una forte precarietà giovanile e degli over 50 che spesso sono le prime vittime delle ristrutturazioni aziendali. Come si puo’ garantire la continuità del lavoro?

Mario Monti
E’ piu’ facile dirlo che farlo. E’ un obiettivo comunque socialmente molto importante. Per garantire la continuità del lavoro occorre creare occasioni di lavoro e anche in questa operazione di politica economica decisa domenica e che abbiamo dovuto preparare con grande urgenza abbiamo disegnato degli alleggerimenti specifici dell’imposizione quando le imprese che assumono giovani e donne. E quindi questo già va nella giusta direzione anche se occorre. Bisogna fare di piu’ e ci daremo da fare per farlo.

Euronews
Per affrontare in maniera credibile la crisi del debito Italia e Grecia hanno dovuto ricorrere a governi tecnici. E’ il fallimento di una classe politica e di un modo di fare politica?

Mario Monti
Non credo, spero di no. Io forse non sono la persona meglio piazzata per dare un giudizio distaccato.Siccome pero’ in Italia la conflittualità tra le forze poltiche era diventata esasperata e invivibile si è chiesto un intervento temporaneo di figure esterne all’attività politica. Speriamo che l’operazione riesca.

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