L'Islam radicale in Europa

Ringraziamo l’ISPI - Istituto per gli Studi di Politica Internazionale
ispi
Victor, Francia:
“L’Europa dovrebbe mettere in campo più mezzi contro l’islam radicale?
Pasquale Ferrara, Istituto universitario europeo:
“Se noi parliamo di Islam radicale, di fenomeni di fiancheggiamento o di incorporazione di gruppi terroristici in Paesi extraeuropei è un discorso, se invece parliamo dell’Islam in Europa, siamo di fronte a una situazione completamente diversa”.
“In generale nel mondo occidentale, c‘è una politica molto precisa di contrasto al terrorismo, in quanto tale, e proporre un’equazione tra Islam radicale e fenomeni di terrorismo transnazionale non è una strada che ci porta a risultati ragionevoli”.
“Io credo che debba essere contrastato il terrorismo transnazionale, ma all’interno dell’Islam bisogna saper rispettare le varie componenti”.
“In Europa abbiamo un Islam europeo, abbiamo dei cittadini europei, nati in Europa, non solo immigrati, che seguono come religione l’Islam, e nella carta dei diritti fondatamentali dell’UE è sancita chiaramente la libertà di religione. Finché la religione rispetta il pluralismo, s’ispira a valori di tolleranza e soprattutto rispetta il contesto politico istituzionale e costituzionale dei vari Paesi in cui i seguaci di una tale religione vivono, io credo che dobbiamo avere un atteggiamento di grande apertura”.