Il Re e la Regina di Spagna hanno presieduto alla cerimonia alla quale hanno partecipato numerosi politici spagnoli di alto livello, in segno di lutto e rispetto, per dimostrare il loro sostegno ai parenti delle vittime
Si sono tenuti lunedì sera i funerali solenni in memoria delle 222 vittime della catastrofe della Dana, che ha colpito la città di Valencia.
Alla cerimonia, tenutasi nella cattedrale del capoluogo valenciano, hanno partecipato centinaia di parenti delle vittime ed è stata presieduta dal Re Felipe VI e dalla regina Letizia di Spagna.
Erano presenti anche numerosi politici spagnoli di alto livello, in segno di lutto e rispetto, per mostrare il loro sostegno. In rappresentanza del governo erano presenti il primo vicepresidente e ministro delle Finanze, María Jesús Montero, i ministri della Politica territoriale e dell'Università, Ángel Víctor Torres e Diana Morant, e Pilar Bernabé, delegata del governo nella Comunità valenciana.
Non era presente il primo ministro Pedro Sánchez, che è stato oggetto di numerosi insulti e persino di un tentativo di aggressione quando ha visitato l'epicentro della zona colpita dal Dana il 3 novembre.
Fonti dell'Arcivescovado della città di Turia, che ha organizzato il funerale, hanno indicato che 400 parenti delle vittime hanno confermato la loro presenza alle esequie. Per loro è stato riservato uno spazio preferenziale nella navata centrale dell'edificio, al quale hanno potuto accedere ore prima dell'inizio della cerimonia, prevista per le 19:00 ora locale.
Ai funerali sono stati invitati anche i sindaci di decine di comuni colpiti dalla tragedia della fine dello scorso ottobre, mentre alcuni hanno addirittura chiesto che i politici non partecipino.
Tra i presenti c'era anche il presidente della Comunità valenciana, Carlos Mazón, che ha ammesso di non aver ancora incontrato le famiglie dei defunti per rispettare il loro dolore. I funerali non sono stati privi di polemiche, in quanto alcune associazioni delle vittime hanno ritenuto che l'evento potesse essere utilizzato da alcuni politici per cercare di "ripulire" la propria immagine, dopo la gestione caotica e sconsiderata, a loro avviso, seguita alla catastrofe.
In mezzo a pesanti misure di sicurezza, alcuni parenti delle vittime hanno gridato contro i politici fuori dalla Cattedrale di Valencia, definendoli "assassini". Li accusano di aver agito con negligenza e disprezzo e di non aver pensato realmente alle persone colpite, ma ai propri interessi politici.
La funzione è stata guidata dall'arcivescovo di Valencia, Enrique Benavent, e ha visto la partecipazione dei parroci delle località colpite, dei vescovi valenciani, del Consiglio episcopale e del Cabildo de la Seo.
Dopo aver ascoltato l'inno dell'incoronazione della Virgen de los Desamparados, uno dei momenti più emozionanti del funerale, il Re e la Regina di Spagna hanno voluto condividere alcuni momenti con i parenti delle vittime. Hanno offerto le loro condoglianze e hanno parlato con loro per alcuni minuti. Hanno compiuto gesti di affetto, vicinanza e conforto con cui hanno voluto mostrare il loro sostegno per cercare di aiutarli a superare il difficile momento che stanno attraversando dopo la perdita dei loro cari.