Iron butterflies, il film ucraino sull'abbattimento del volo Malaysia Airlines 17

Iron Butterflies è il primo lungometraggio di un regista ucraino sul volo Malaysia Airlines 17, che si è disintegrato in volo nel luglio 2014 mentre sorvolava la regione del Donbass, nell'Ucraina orientale, occupata dai separatisti filorussi.
Morirono quasi 300 persone.
Da Varsavia, prima di recarsi al Sundance Festival negli Stati Uniti per la prima mondiale del suo film, il regista Roman Liubyi ci ha parlato del messaggio che il documentario intende veicolare.
"Questo film riflette molte cose - spiega Liubyi - Non parla solo di questo fatto, il disastro aereo, ma anche di tutte le sue conseguenze e riflette il modo in cui questo evento ha cambiato l'ecosistema dell'informazione e dei media nel mondo".
All'epoca il Cremlino rifiutava qualsiasi coinvolgimento nell'abbattimento del volo, rilanciando l'accusa di una campagna manipolativa e diffamatoria.
L'opera di Liubyi è un film caleidoscopio che moltiplica i punti di vista. Tutti giungono però alla stessa conclusione: è stato un missile russo, sparato accidentalmente o meno, a distruggere l'aereo in volo da Amsterdam a Kuala Lumpur. Un crimine di una guerra che era già iniziata, senza poterla definire tale.
"È davvero importante parlarne, ora: quella guerra non è iniziata nel 2022. Prima era chiamata guerra ibrida, vero. Nero e bianco venivano mescolati ed era davvero difficile parlarne. Ora tutto il mondo capisce chi è il criminale" dice il regista.
Dopo l'anteprima mondiale al Sundance, il film sarà presentato in anteprima europea alla Berlinale che si aprirà il 16 febbraio.
Il progetto è prodotto da Babylon 13, l'associazione di registi indipendenti nata dopo Maidan e la "rivoluzione della dignità" del 2013.