Torna in presenza il Salonicco Film Festival

Le locandine della 62esima edizione del Salonicco Film Festival
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Di Mitropoulos Georgios
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Nella 62esima edizione della rassegna cinematografica greca 200 film, tante masterclass e tre sezioni competitive

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Ci sono voluti due anni perché il Salonicco Film Festival tornasse a tenersi in presenza e non più online. La 62a edizione della kermesse cinematografica greca ospita quasi 200 film, masterclass, omaggi e, per la prima volta, tre sezioni competitive.

Il regista francese Samuel Theis presenta "Softie", una pellicola toccante sul mondo visto da un bambino di 10 anni e sulle sue difficoltà a crescere in una famiglia diversa dalle altre. "È un racconto di formazione. È un ritratto di quest'età", spiega Theis. "10 anni penso sia un'età molto interessante per il cinema, perché non sei ancora adolescente, ma ci sono molte cose che passano nella tua testa. È l'età della consapevolezza. Il film parla di questo bambino che prende coscienza delle classi sociali e del suo desiderio di scappare".

Il primo lungometraggio di Gabor Fabricius "Erasing Frank" è un dramma da incubo, ambientato nel 1983, dietro la cortina di ferro dell'Europa orientale a Budapest. Frank è il carismatico cantante di un gruppo punk i cui concerti non sono ammessi dalle autorità, perché scomodi per l'immagine dello Stato.

"Il film riguarda il suo atteggiamento punk e musicale", racconta ai nostri microfoni il regista. "È sulla libertà e la libertà di parola, sul libero pensiero. Quando la sua forte personalità si scontra con un regime molto potente, la situazione si fa drammatica. La domanda del film è se verrà messo a tacere o meno ed è il pubblico a stabilire cosa è giusto o sbagliato".

L'obiettivo degli organizzatori è il ritorno del pubblico nei cinema. Ma soprattutto che si sentano sicuri e protetti nelle sale, nonostante il Covid. Hanno vinto questa scommessa: le masterclass sono piene e la maggior parte delle proiezioni è sold out.

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