Il dj francese racconta ai nostri microfoni la sua musica: un mix di elettronica, jazz, blues e rap
20 anni fa usciva Tourist, l'album di St. Germain, diventato un classico. Per l'anniversario, il dj di musica elettronica francese ha invitato colleghi e musicisti a rivisitarlo.
St. Germain, il cui vero nome è Ludovic Navarre, è uno dei padri del "French Touch" di metà anni 90. Nel 2000 firmò con la Blue Note Records, la leggendaria etichetta jazz.
"Questa è stata una specie di consacrazione, non si poteva fare di meglio!", racconta ai nostri microfoni St. Germain. "Era la più bella etichetta jazz esistente e controcorrente: musica elettronica su un'etichetta jazz... Avevo paura di scandalizzare certi puristi".
La musica di St. Germain fonde armoniosamente molti strumenti e generi musicali. La maggior parte delle sue influenze ha radici nella musica nera afroamericana, come ci ha confermato ...
"La musica nera è jazz, blues, musica latina, tutto ciò che è ritmico e danzante. E anche un po' di rap dell'epoca, degli anni 80, il funk, la musica funky", spiega il dj. "E poi nel 1985, quando iniziai ad ascoltare la house di Chicago "