Una fiera della musica più che un festival, con l’obiettivo di promuovere la musica in Africa e nel Medio Oriente.
Una fiera della musica più che un festival, con l’obiettivo di promuovere la musica in Africa e nel Medio Oriente. E’ il Visa for Music, giunto alla quarta edizione a Rabat, in Marocco. In programma workshop sulla produzione musicale, la gestione degli artisti e il marketing internazionale.
Tra i partecipanti il gruppo panafricano The Messengers of Messages. L’invito a unità, perdono e riconciliazione è il messaggio contenuto nella loro musica, ispirato dalle parole di Nelson Mandela. “Tutto quello che vogliamo – ha detto a euronews il leader Prince H. Malatsi – è usare la musica come strumento per girare il mondo e diffondere il nostro messaggio di pace”.
Sekou Kouyate è un virtuoso della kora. Originario della Guinea, è più noto in Europa che in Africa. Il Visa for Music gli ha permesso di creare una rete di contatti anche nel suo continente. “E’ andata molto bene – ha detto la sua manager – un sacco di gente l’ha visto suonare e abbiamo ricevuto inviti per diversi festival”.
L’artista congolose Francky Kanza ha appena pubblicato il suo secondo album. A Rabat ha diviso il palco con Seham Diminick, cantante della Costa d’Avorio. L’obiettivo di Francky è quello di ampliare il proprio pubblico: “Cerchiamo produttori, manager e promoter che abbiano la capacità di farci suonare davanti alle grandi platee”.
Sul palco anche gruppi non africani come i catalani Doctor Prats, gruppo fusion sulla scena da appena due anni. “E’ la prima volta che suoniamo in Africa, era un’occasione da non farsi scappare – ha detto a euronews uno dei componenti della band -. Qui ci sono molti addetti ai lavori, persone influenti nell’industria musicale che potrebbero farci ottenere altri concerti in Africa. Vedremo cosa ci riserverà il futuro.
I Mokoomba vengono da Victoria Falls, nello Zimbabwe. Cantano in inglese e in diverse lingue africane. Si sono già esibiti più volte in Europa e ora sono in tour per promuovere il nuovo album “Luyando”.
Tra gli artisti più apprezzati c‘è Lmoutchou, uno dei rapper più noti del Marocco. Canta i suoi versi in Darja, un dialetto arabo. “In Marocco – ci ha detto – non capiamo alcune lingue ma di sicuro capiamo quando ci troviamo di fronte un artista di livello. A me succede lo stesso quando suono davanti a degli stranieri, capiscono che ho qualcosa da dire”.