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Shanghai Auto Show 2025: le case automobilistiche si giocano il futuro nel mercato cinese dominato dai veicoli elettrici

Una concept car viene mostrata durante la serata mediatica del Gruppo Volkswagen in vista del Salone dell'Auto di Shanghai, martedì 22 aprile 2025.
Una concept car viene mostrata durante la serata mediatica del Gruppo Volkswagen in vista del Salone dell'Auto di Shanghai, martedì 22 aprile 2025. Diritti d'autore  AP Photo/Ng Han Guan
Diritti d'autore AP Photo/Ng Han Guan
Di AP with Indrabati Lahiri
Pubblicato il
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Al Salone dell’Auto di Shanghai 2025 le case automobilistiche globali svelano i nuovi modelli per il mercato cinese, ormai dominato dai produttori locali e dai veicoli elettrici. La sfida è aperta in un settore in trasformazione

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Il più grande mercato automobilistico al mondo si prepara a stupire ancora. Le principali case automobilistiche globali — da Volkswagen a Ford, passando per BMW e General Motors — presenteranno questa settimana al Salone dell'Auto di Shanghai i loro ultimi modelli pensati per conquistare la Cina.

Ma quest’anno, più che mai, la fiera si presenta come un crocevia strategico per l’intero settore: i marchi cinesi dominano il mercato interno, rappresentando due terzi delle vendite nazionali e puntano ormai senza complessi ai mercati globali.

Elettrico superstar: la Cina accelera sulla transizione green

Grazie a incentivi statali e a un’accoglienza entusiasta da parte dei consumatori, la Cina ha assistito a una crescita del 40 per cento nelle vendite di veicoli elettrici e ibridi nel 2024. BYD, il gigante cinese dell’elettrico, ha persino superato Tesla, conquistando la vetta delle vendite globali con oltre 100 miliardi di dollari di ricavi.

La mobilità elettrica è ormai il centro della strategia di sviluppo industriale cinese. BYD ha anche presentato un innovativo sistema di ricarica ultraveloce che promette tempi paragonabili a un rifornimento tradizionale, e prevede la costruzione di oltre 4.000 nuove stazioni di ricarica in Cina.

Competizione globale, il risveglio dei colossi asiatici

I produttori cinesi non si accontentano del primato domestico: stanno espandendo la loro presenza in Europa, Sud-Est asiatico e America Latina. Con SUV, berline e pick-up a prezzi accessibili, marchi come Geely, Great Wall e Zeekr stanno rapidamente conquistando nuove fette di mercato.

Mentre brand storici come Toyota e GM faticano ad adattarsi alla nuova realtà, il salone di Shanghai si conferma come la vetrina della “sopravvivenza del più forte”, come sottolinea Zhou Lijun dell’Istituto Yiche.

Dazi, protezionismo e nuove strategie industriali

Il contesto geopolitico, però, è sempre più complicato. Gli aumenti tariffari imposti dagli USA e da parte dell’Europa stanno spingendo i produttori cinesi a de-localizzare la produzione per aggirare le barriere e presidiare meglio i mercati locali.

Proprio come fecero le case giapponesi decenni fa, anche i marchi cinesi stanno costruendo stabilimenti in Europa e America, per ridurre la dipendenza dalle esportazioni dirette.

Ma non tutti i mercati sono aperti: secondo un rapporto del Rhodium Group, quasi la metà dei paesi limita le importazioni dalla Cina per timori legati alla sicurezza e alla tecnologia dei veicoli intelligenti.

Un cambio di paradigma industriale

Secondo l’analista Yanmei Xie, la Cina sta guidando un vero cambio di paradigma tecnologico, in cui l’auto elettrica è solo l’inizio. La competizione si gioca sull'innovazione, sulla velocità e sulla capacità di risposta al mercato.

Ne è convinto anche Stefan Sielaff di Zeekr: “I produttori cinesi non devono aggiornare vecchie linee produttive, possono rispondere immediatamente alla domanda. E questo li rende rapidissimi e agili”.

La corsa all’elettrico è appena cominciata

Il Salone dell’Auto di Shanghai 2025 conferma che il futuro del settore si gioca ormai in Asia. Mentre i costruttori tradizionali cercano di difendere le loro quote, la Cina detta il passo di un’industria in piena trasformazione, dove l’elettrico è solo l’inizio di una nuova rivoluzione industriale.

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