L'enorme terremoto e lo tsunami del 2011 hanno devastato la regione giapponese di Tohoku, ma un parco nazionale ricco di gatti e cervi sta svolgendo un ruolo importante nella ripresa dell'area
Quando si arriva a Tashirojima ci si rende subito conto del motivo per cui viene chiamata l'Isola dei Gatti. I felini sono stati originariamente introdotti per far fronte a un'infestazione di topi: oggi il loro numero supera di quattro volte quello degli umani residenti nell'isola. "Qui la sericoltura era molto popolare - dice a Euronews Hama Yutaka, un pescatore locale -. Per proteggere i bachi da seta allevavamo gatti".
Tashirojima si trova all'interno del Parco nazionale giapponese Sanriku Fukko. Si estende per circa 220 chilometri lungo la splendida costa nord-orientale del Pacifico ed è stato istituito per contribuire alla ricostruzione della regione dopo il devastante terremoto e lo tsunami del 2011. E i gatti fanno la loro parte nell'attrarre visitatori in questa zona remota del Paese.
"Molti turisti vengono qui per i gatti, questo rende l'isola molto dinamica. Per noi sono degli amici molto importanti e senza gatti l'isola di Tashiro non sarebbe l'isola di Tashiro", dice Hama Yutaka.
Proprio come i loro amici pelosi di Tashirojima, anche le centinaia di cervi sacri della vicina isola di Kinkasan attirano visitatori nella regione. Ritenuti messaggeri divini degli dei, i cervi vagano liberamente intorno a un santuario shintoista dell'VIII secolo.
Si dice che il monumento sia uno dei luoghi più sacri del Giappone e la leggenda narra che se si viene a pregare qui per tre anni consecutivi, non ci si dovrà preoccupare del denaro per il resto della vita.