Secondo i dati Eurostat, la stima di marzo corrisponde al 6,9%. Calano i prezzi dell'energia, ma i generi alimentari continuano a salire
L'inflazione nell'area Euro è scesa di nuovo a marzo, ma gli europei continueranno a subirne le conseguenze.
Inflazione al ribasso
Secondo Eurostat, infatti, l'inflazione annuale dovrebbe situarsi al 6,9%, un calo significativo rispetto all'8,5% previsto a febbraio, che matura soprattutto grazie all'energia, i cui prezzi sono diminuiti dello 0,9%, dopo aver registrato aumenti a doppia cifra nell'ultimo anno.
Ma i costi di altri componenti del paniere dell'inflazione, come i generi alimentari, continuano a salire. Cibo, alcolici e tabacco fanno registrare un +15,4%, con un rialzo più pronunciato rispetto ai mesi precedenti che lascia i consumatori europei ancora sotto pressione.
Il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, ha accolto con favore la notizia, rallegrandosi su Twitter dell'inflazione Inflazione in forte calo, ma allo stesso tempo avvertendo dei dati ancora alti sulla cosiddetta inflazione core, cioè il livello dell'aumento dei prezzi sul lungo periodo, che esclude dal conteggio le componenti più volatili ed è aumentata leggermente, al 5,7%.
Per quanto riguarda le stime nazionali,Lettonia, Estonia Lituania, Slovacchia, Slovenia e Croazia subiscono anche a marzo un aumento a due cifre, mentre il Lussemburgo gode attualmente dell'inflazione più bassa della zona euro, valutata al 3%.
L'Italia vede il suo dato scendere all'8,2%, dal 9,8% di febbraio.