L'economia del vecchio continente è malata. L'attività imprenditoriale si è arrestata in tutta la zona euro a settembre
L'attività imprenditoriale si è arrestata in tutta la zona euro a settembre, sebbene con tendenze sempre più divergenti per settore e paese. La crescita più rapida della produzione, guidata dalla Germania, è stata compensata da una nuova flessione nel settore dei servizi, spesso collegata ai tassi di infezione da coronavirus.
Si è continuato a registrare una perdita netta di posti di lavoro, anche se il tasso di riduzione del personale si sia attenuato, in particolare nel settore manifatturiero, grazie anche al miglioramento delle aspettative future. Le pressioni sui prezzi si sono nel frattempo moderate durante il mese.
Secondo alcuni analisti esiste il timore che la zona euro possa ricadere in recessione nei prossimi tre mesi come confermato dal flash PMI, che dà la fotografia dell'attività manifatturiera di un Paese.
La perdita di posti di lavoro è aumentata anche nel settore dei servizi perché più aziende si sono preoccupate per i costi e le spese generali.
Ma c'è anche un raggio di luce: le aspettative delle imprese per i prossimi 12 mesi hanno raggiunto il massimo da febbraio.