A dieci giorni dal referendum britannico per l’uscita o meno dall’Unione europea, l’economia mondiale continua a tremare.
A dieci giorni dal referendum britannico per l’uscita o meno dall’Unione europea, l’economia mondiale continua a tremare.
Dopo il venerdì nero che ha chiuso le contrattazioni europee della scorsa settimana (con 174 miliardi di euro andati in fumo), ancora una giornata di vendite su tutti i mercati azionari. In caduta libera i listini asiatici (ai minimi da quattro mesi); su tutte le piazze i bancari registrano una raffica di sospensioni.
I timori di un’eventuale Brexit pesano anche sulla sterlina che scende ai minimi da due mesi sul dollaro, mentre l’oro, che dall’inizio dell’anno si è apprezzato del 20%, vola. Il metallo prezioso questo lunedì ha toccato i 1278,50 dollari l’oncia.