BlackBerry Priv, la "mora" ci prova con Android

BlackBerry Priv, la "mora" ci prova con Android
Di Giacomo Segantini
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Novità e conferme nel dna del nuovo BlackBerry Priv. La novità è Android: per la prima volta il produttore canadese cestina il suo sistema operativo

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Novità e conferme nel dna del nuovo BlackBerry Priv. La novità è Android: per la prima volta il produttore canadese cestina il suo sistema operativo proprietario preferendogli quello creato da Google.

La conferma è la tastiera fisica, estraibile in questo caso. Un “must” per quegli irriducibili clienti (professionisti come avvocati e manager, soprattutto) che scrivono lunghe mail in mobilità e non amano le tastiere virtuali dei touchscreen.

Numerosi strumenti di produttività e un’autonomia promessa di 23 ore riusciranno a restituire l’antica gloria ad un’azienda che in sei anni ha visto la sua quota di mercato quasi evaporata?

I vertici di BlackBerry sperano ovviamente di sì. Ma per gli analisti questo Priv (che nel Regno Unito costerà 560 sterline) potrebbe rappresentare il canto del cigno prima dell’abbandono definitivo dell’arena dei dispositivi mobili.

A questo proposito fanno notare che anche Nokia, prima di cedere la sua divisione telefoni a Microsoft, aveva fatto una mossa simile. Che la storia si ripeta?

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