Affondano i mercati europei nella prima giornata di contrattazioni della settimana. A pesare sui listini del Vecchio Continente, oltre al prezzo del
Affondano i mercati europei nella prima giornata di contrattazioni della settimana. A pesare sui listini del Vecchio Continente, oltre al prezzo del petrolio e alla crisi politica in Grecia, sono i timori sull’andamento dell’economia cinese, in deciso rallentamento. L’indice Stoxx 600 cede il 5,39%. Bruciati in una sola seduta 411 miliardi di euro.
A Milano l’indice Ftse Mib perde quasi il 6%. Male anche Francoforte che lascia sul terreno il 4,7% con i titoli del settore automobilistico e di quello chimico tra i peggiori.
L’euro è in netto rialzo sul dollaro, complice la svalutazione dello yuan cinese. La moneta unica vale 1,1577. Il biglietto verde soffre per il deprezzamento a sorpresa deciso da Pechino e perché, data l’attuale situazione, difficilmente la Fed alzerà i tassi di interesse a settembre.
Avvio di contrattazioni pesante anche per Wall Street con il Dow Jones e il Nasdaq che in apertura perdevano rispettivamente il 6% e l’8%.