Il segretario alla Guerra Hegseth ha paragonato la lotta al narcotraffico alla guerra al terrorismo dopo l'11 settembre. Dall'inizio di settembre, i raid Usa contro i narcotrafficanti hanno causato 57 vittime
Il segretario alla Guerra degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha annunciato che lunedì l'esercito ha effettuato tre attacchi nel Pacifico orientale contro imbarcazioni sospettate di trasportare droga, uccidendo 14 persone.
L'annuncio, dato martedì sui social media, arriva dopo l'ultimo di una serie di attacchi, iniziati all'inizio di settembre.
È stata la prima volta che sono stati annunciati più attacchi in un solo giorno.
Hegseth ha detto che le autorità messicane di ricerca e soccorso "si sono assunte la responsabilità di coordinare il salvataggio" dell'unico sopravvissuto, ma non ha detto se questa persona rimarrà sotto la loro custodia o sarà consegnata agli Stati Uniti.
In un raid precedente, sempre a ottobre, due sopravvissuti sono stati rimpatriati in Colombia e in Ecuador dalle forze armate statunitensi.
Hegseth ha pubblicato sui social media un filmato degli attacchi in cui si vedono due imbarcazioni che navigano a velocità sostenuta.
Nel filmato di vede una delle due barche evidentemente carica di una grande quantità di pacchetti. In seguito, entrambe vanno in fiamme a seguito dell'intervento militare.
Il terzo attacco sembra essere stato condotto su una coppia di imbarcazioni ferme in acqua l'una accanto all'altra e apparse poco cariche. A bordo si vedono almeno due persone prima dell'esplosione.
Hegseth ha detto che "le quattro imbarcazioni erano note ai nostri apparati di intelligence, transitavano lungo rotte note del narcotraffico e trasportavano stupefacenti".
I 13 attacchi contro i narcos resi noti dall'inizio di settembre hanno causato 57 vittime.
Nell'annunciare gli ultimi raid, Hegseth ha paragonato le azioni dell'esercito statunitense contro il narcotraffico alla guerra al terrorismo dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001.
Il segretario della Guerra ha anche affermato che i cartelli della droga "hanno ucciso più americani di Al-Qaeda, e saranno trattati allo stesso modo".
Anche il presidente Donald Trump ha giustificato gli attacchi affermando che gli Stati Uniti sono impegnati in un "conflitto armato" con i cartelli della droga e proclamando le organizzazioni criminali come combattenti illegali, basandosi sulla stessa autorità legale utilizzata dall'amministrazione del presidente George W. Bush per la guerra al terrorismo.
Tuttavia, l'amministrazione Trump non ha mostrato alcuna prova a sostegno delle sue affermazioni sulle imbarcazioni, sul loro legame con i cartelli della droga e nemmeno sull'identità delle persone uccise negli attacchi.