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Elezioni in Argentina: in gioco il futuro politico di Milei

Milei sotto tiro nelle cruciali elezioni legislative (ARCHIVIO)
Milei sotto tiro nelle cruciali elezioni legislative (ARCHIVIO) Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved
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Di Jesús Maturana
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Gli argentini si recano alle urne domenica per rinnovare metà della Camera dei Deputati e un terzo del Senato. Le elezioni metteranno alla prova la popolarità del presidente Javier Milei tra critiche alla situazione socio-economica e casi di corruzione

Libertad Avanza, il partito del presidente argentino Javier Milei, è in testa ai sondaggi con il 37,1% dei voti, ma è seguito da vicino da Fuerza Patria con il 32,2%. Questo raggruppamento peronista, guidato da figure come l'ex presidente Cristina Fernández e il governatore di Buenos Aires Axel Kicillof, ha guadagnato forza dopo aver vinto le elezioni provinciali di Buenos Aires lo scorso settembre.

Kicillof è stato particolarmente critico nei confronti del presidente, che ha definito un "truffatore" e ha accusato di essere salito al potere "come un 'estraneo'" per"prendere soldi da chi ne ha bisogno". Il governatore sostiene che il gabinetto di Milei è composto dai "più rancidi e dannosi" della politica argentina.

Dietro questi due partiti c'è la coalizione Province Unite, composta da governatori che cercano di "rompere con la polarizzazione", seguita dal Fronte della Sinistra e dei Lavoratori, da Proposta Repubblicana e dall'Unione Civica Radicale. Per entrare in Parlamento, le formazioni devono ottenere più del 3% dei voti.

Perché queste elezioni sono importanti?

In gioco ci sono 127 dei 257 seggi della Camera dei Deputati e 24 dei 72 del Senato. Attualmente, Libertad Avanza ha solo 37 deputati e sei senatori, il che l'ha costretta ad affidarsi ad alleati come il PRO per portare avanti le sue riforme. Anche una vittoria clamorosa non le darebbe la maggioranza parlamentare.

Milei ha sottolineato l'importanza di "cambiare il Congresso" per far passare le sue "riforme strutturali", accusando l'opposizione di cercare "il fallimento" delle sue politiche. Il presidente, che sostiene di aver formato "il primo governo libertario del mondo" e "il miglior governo della storia", ha definito queste elezioni come una scelta tra "le idee di libertà o il comunismo castro-chavista".

Occhi puntati su Buenos Aire

Le elezioni avranno 24 risultati diversi, uno per ogni distretto: le 23 province e la Città autonoma di Buenos Aires. Sebbene il governo abbia cercato di far svolgere il conteggio dei voti a livello nazionale per favorire la propria immagine, la Camera Elettorale Nazionale ha ordinato che i risultati siano pubblicati per giurisdizione.

L'attenzione si concentrerà sulla provincia di Buenos Aires, che è la chiave per ribaltare gli equilibri. Il partito al governo rischia solo il 22% dei suoi seggi alla Camera dei Deputati, mentre al Senato non ci sono seggi in gioco, anche se i seggi conquistati non sarebbero sufficienti per il terzo necessario che gli permetterebbe di sostenere i veti presidenziali.

I seggi chiuderanno alle 19:00 ora italiana e i primi risultati ufficiali saranno disponibili a partire dalle 21:00 ora locale, ovvero alle 01:00 di lunedì, ora italiana.

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