"Non possiamo chiedere ai francesi di fare sacrifici se chi è alla guida dello Stato non fa lo stesso. La riforma non è sempre per gli altri, altrimenti si crea sospetto", ha dichiarato il nuovo primo ministro francese
Mentre sta lavorando alla stesura del bilancio e alla formazione del suo esecutivo, il primo ministro francese Sébastien Lecornu ha annunciato di voler eliminare i privilegi concessi agli ex premier e ai ministri cosiddetti sensibili, come quello dell'Interno.
"Non possiamo chiedere ai francesi di fare sacrifici se chi è alla guida dello Stato non fa lo stesso. La riforma non è sempre per gli altri, altrimenti si crea sospetto", ha dichiarato in un'intervista alla stampa nel fine settimana. Un discorso ribadito anche con un tweet questo lunedì.
Secondo fonti del Ministero dell'Interno riportate da France Info, il Ministero sarebbe favorevole a una revisione caso per caso delle scorte accordata agli ex ministri interessati.
Quali sono i benefici per gli ex premier e quanto costa allo Stato
Finora, gli ex primi ministri godevano di diversi vantaggi.
Una scorta per i rischi che corrono, servizio fornito dal Sdlp, Service de la Protection. La novità è che la protezione sarebbe limitata a tre anni e rinnovata in caso di nuova minaccia.
Un segretario particolare per dieci anni e fino all'età di 67 anni. Non dovrebbe essere prevista alcuna modifica su questo punto.
Un'auto con autista a vita, in qualsiasi momento e finanziata dallo Stato. Questo privilegio dovrebbe essere ridotto a dieci anni.
Infine, un'indennità di 15mila euro lordi per tre mesi dopo aver lasciato l'incarico.
Nel 2024, il costo annuale per lo Stato dei benefici concessi agli ex premier e ministri era stimato a quasi 4,4 milioni di euro, di cui quasi la metà solo per le spese per le scorte.
Questo sistema non si applica agli ex primi mministri che dispongono di tali mezzi in virtù di un mandato parlamentare, di un mandato di eletto locale o di una funzione pubblica.
Questo era il caso, nel 2024, di Laurent Fabius (presidente del Consiglio costituzionale), Edouard Philippe (sindaco di Le Havre) e Jean Castex (presidente della Ratp).
Per quanto riguarda i ministri dell'Interno, la protezione della polizia resterebbe in vigore per due anni e mantenuta "in caso di minaccia particolare".
Chi è stato l'ex premier francese più costoso nel 2024
Leggendo il Journal officiel dell'Assemblea nazionale pubblicato a maggio 2025, si apprende che Dominique de Villepin è costato allo Stato oltre 207mila euro.
Seguono Bernard Cazeneuve con oltre 198mila euro, Jean-Pierre Raffarin con più di 158mila euro, Lionel Jospin e Édith Cresson con oltre 157mila euro e François Fillon con poco più di 149mila euro.
Le reazioni della politica francese
La decisione è stata accolta positivamente dal partito del presidente Emmanuel Macron. Il deputato Laurent Saint-Martin (Renaissance) ha salutato con favore questa misura, definendola la concretizzazione di una promessa fatta da tempo, ma raramente attuata.
Invece, a sinistra, la segretaria generale della Confederazione generale del Lavoro (Cgt) Sophie Binet ha espresso delle riserve, sottolineando che questa misura non sarà sufficiente a compensare le altre decisioni di bilancio giudicate ingiuste.
Infine, dal lato del Rassemblement National, il deputato Sébastien Chenu ritiene che sia molto positivo" ma aggiunge che Sébastien Lecornu "sta facendo solo comunicazione".