I ribelli Houthi dello Yemen annunciano una nuova fase della loro campagna contro Israele, minacciando attacchi a tutte le navi commerciali legate ai porti israeliani, indipendentemente dalla nazionalità
I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato una nuova escalation delle operazioni militari contro Israele, promettendo di colpire qualsiasi nave commerciale appartenente a compagnie che intrattengono rapporti con i porti israeliani, a prescindere dalla loro nazionalità o provenienza.
Il movimento, sostenuto dall’Iran, ha dichiarato di essere entrato in una “quarta fase del blocco navale” contro Israele, intensificando una campagna iniziata nell’ottobre 2023, dopo l’esplosione del conflitto tra Israele e Hamas. In quel contesto, gli Houthi avevano lanciato attacchi nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nel Mar Arabico, affermando di voler esprimere solidarietà con i palestinesi della Striscia di Gaza.
“Abbiamo deciso di intensificare le operazioni di supporto militare e di avviare la quarta fase del blocco navale contro il nemico sionista”, si legge in un recente comunicato del gruppo.
Il movimento ha avvertito che tutte le navi associate ad aziende che commerciano con Israele saranno considerate bersagli legittimi “ovunque si trovino, purché all’interno del raggio d’azione delle nostre forze armate”.
Gli Houthi hanno inoltre invitato i governi stranieri a esercitare pressioni su Israele affinché ponga fine alla guerra a Gaza e al blocco della Striscia, “se vogliono evitare un’ulteriore escalation”.
Attacchi a navi commerciali e marittimi prigionieri
All’inizio di luglio, gli Houthi hanno attaccato e affondato due navi portarinfuse: la Magic Seas e la Eternity C, entrambe di proprietà greca e battenti bandiera liberiana. Nell’attacco alla Eternity C sono rimasti uccisi quattro membri dell’equipaggio, mentre altri undici sono stati catturati. Tutti i 22 marittimi a bordo della Magic Seas sono stati tratti in salvo prima che l’imbarcazione colasse a picco.
Lunedì sera, i ribelli hanno diffuso un video - il primo del genere dall’inizio degli attacchi - che mostra gli 11 membri dell’equipaggio della Eternity C in stato di prigionia. Il filmato, non verificato in modo indipendente, mostra i marittimi mentre vengono portati via dalla nave, oltre a brevi interviste con i detenuti.
La rappresentanza diplomatica statunitense in Yemen, che opera da circa un decennio dall’Arabia Saudita, ha descritto l’azione degli Houthi come un “rapimento” dei marittimi.
Oltre cento navi colpite in un anno
Dal novembre 2023 al dicembre 2024, gli Houthi hanno attaccato oltre 100 imbarcazioni con missili e droni, colpendo navi mercantili in diverse rotte strategiche. Gli attacchi si erano temporaneamente interrotti durante un breve cessate il fuoco nella guerra di Gaza, ma sono ripresi in seguito a una nuova ondata di bombardamenti ordinata dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
A maggio, Washington aveva annunciato di aver raggiunto un accordo con il gruppo yemenita per porre fine ai raid aerei statunitensi in cambio della cessazione degli attacchi alle navi. Tuttavia, gli Houthi hanno chiarito che l’intesa non prevedeva lo stop agli attacchi contro gli obiettivi che considerano legati a Israele.