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Cosa possiamo aspettarci dal G7 in Canada a cui parteciperanno Trump e Zelensky

Una bandiera del Canada e una della provincia dell'Alberta nel luogo in cui si svolgerà la riunione dei leader del G7
Una bandiera del Canada e una della provincia dell'Alberta nel luogo in cui si svolgerà la riunione dei leader del G7 Diritti d'autore  Jeff McIntosh/The Canadian Press via AP
Diritti d'autore Jeff McIntosh/The Canadian Press via AP
Di Emma De Ruiter Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'attacco di Israele all'Iran ha aggiunto un nuovo tassello a un già cupo quadro geopolitico internazionale, mentre i leader del G7 da lunedì si riuniranno nel Kananaskis, in Canada, per un nuovo vertice

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I leader mondiali sono in arrivo in Canada domenica per il vertice del G7 nella valle del Kananaskis, nella provincia dell'Alberta, sulle Montagne Rocciose canadesi.

Il gruppo comprende Canada, Stati Uniti, Francia, Italia, Giappone, Germania e Regno Unito, tuttavia parteciperanno anche l'Unione europea e altri capi di Stato o di governo che non fanno parte del G7 ma sono stati invitati dal primo ministro canadese Mark Carney. Ci sarà per questo anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che incontrerà dunque l'omologo statunitense Donald Trump, a pochi mesi di distanza dal teso incontro nello Studio Ovale di febbraio.

Altri leader si incontreranno con Trump sia in gruppo che in colloqui bilaterali, e anche in questi casi i rapporti diplomatici rischiano di essere complicati. La presidente messicana Claudia Sheinbaum parteciperà all'evento e ha dichiarato che si aspetta di avere il suo primo colloquio di persona con Trump. Tra gli altri nuovi arrivati figurano il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il primo ministro Keir Starmer e quello giapponese Shigeru Ishiba.

Una nuova era nelle relazioni con gli Stati Uniti

Prima dell'avvio del vertice del G7, già sono giunti segnali di possibili elementi di scontro con l'amministrazione Trump. Il presidente francese Emanuel Macron ha programmato una visita in Groenlandia nel fine settimana in segno di solidarietà da parte dell'Europa. Carney ha dichiarato poi che gli Stati Uniti non sono più la forza "predominante" nel mondo dopo che i dazi di Trump hanno creato crepe in una partnership decennale tra gli Stati Uniti e il loro vicino di casa settentrionale.

"Siamo stati al fianco degli americani durante la Guerra Fredda e nei decenni successivi, quando gli Stati Uniti hanno giocato un ruolo predominante sulla scena mondiale", ha detto Carney la scorsa settimana in francese. "Oggi quel predominio appartiene al passato".

Il nuovo primo ministro ha aggiunto che con la caduta del Muro di Berlino nel 1989, gli Stati Uniti sono diventati l'egemone globale, una posizione di autorità minata dalla natura di Trump che pone poca enfasi sulla difesa dei valori democratici o dello Stato di diritto. "Ora gli Stati Uniti stanno iniziando a monetizzare la loro egemonia: facendo pagare l'accesso ai loro mercati e riducendo i loro contributi relativi alla nostra sicurezza collettiva", ha aggiunto Carney.

L'attacco israeliano in Iran sarà certamente discusso al G7

L'attacco di Israele all'Iran ha aggiunto un nuovo tassello a un già problematico quadro geopolitico internazionale e probabilmente la notizia dominerà le discussioni durante il vertice. Ma si parlerà probabilmente anche dei dazi voluti da Trump e della guerra in Ucraina.

L'Italia con Giorgia Meloni si è proposta come "ponte" tra l'amministrazione Trump e il resto dell'Europa. Ma il forte sostegno dell'Italia all'Ucraina e la minaccia di Trump di imporre dazi sui beni europei hanno messo il governo italiano, unico tra gli europei a partecipare all'inaugurazione del secondo mandato di Trump, in una posizione difficile.

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