A Bryansk una campata del ponte è crollata su un treno passeggeri che passava sotto. Almeno 7 persone sono rimaste uccise. Il governatore ha parlato di sabotaggio. Locomotiva deraglia su un altro ponte nel Kursk
Sono crollati due ponti, domenica in Russia, in due regioni di confine con l'Ucraina, causando almeno 7 morti e una cinquantina di feriti, per il coinvolgimento di convogli ferroviari che passavano al momento degli incidenti.
Gli inquirenti del Comitato investigativo russo hanno parlato di esplosioni, classificate come attacchi terroristici.
In precedenza già il governatore della regione di Bryansk aveva detto che il ponte "è stato fatto saltare", mentre passava il treno Klimov-Mosca, su cui viaggiavano quasi 400 persone. "Al momento ci sono sette morti", ha dichiarato Alexandr Bogomaz, ai media russi. Si parla anche di una quarantina di feriti.
Secondo le prime ricostruzioni il ponte è crollato sul treno che passava sotto il viadotto e sarebbero state ritrovate tracce di ordigni nei pressi dei piloni della struttura.
Le ferrovie di Mosca hanno parlato di una "interferenza illegale nelle operazioni di trasporto".
L'altro ponte è crollato nella zona di Kursk, teatro di un'occupazione ucraina durata diversi mesi. Una locomotiva di un treno merci che era in transito è caduta sull'autostrada sottostante, ha fatto sapere le autorità locali sui social media. Ci sono vittime tra i macchinisti.
Il Cremlino ha fatto sapere che il presidente Putin è stato informato ed è tenuto aggiornato sull'indagine per terrorismo da parte del Servizio di sicurezza federale (Fsb).