L'imbarcazione colpita nella notte nelle acque internazionali al largo di Malta è dell'organizzazione internazionale Freedom flotilla coalition, che si batte contro il blocco degli aiuti imposto da Israele sulla Striscia. L'equipaggio è stato soccorso dalle autorità marittime maltesi
Un'imbarcazione che trasportava aiuti umanitari destinati a Gaza è stata colpita da droni nelle acque internazionali al largo delle coste di Malta nella notte tra giovedì e venerdì.
A denunciarlo è stata la stessa organizzazione proprietaria della nave, Freedom flotilla coalition, un gruppo internazionale non governativo che si batte per porre fine al blocco totale degli aiuti imposto da Israele sulla Striscia ormai da due mesi.
L'organizzazione ha pubblicato un video su X mostrando un incendio sulla nave Conscience, che avrebbe dovuto dirigersi verso Gaza proprio venerdì mattina.
"La parte anteriore dell'imbarcazione è stata colpita due volte, provocando un incendio e una breccia nello scafo", si legge nel post che chiede alle autorità maltesi di intervenire per salvare l'equipaggio, ora al sicuro.
L'organizzazione accusa Israele dell'attacco. "Gli ambasciatori israeliani devono essere convocati e rispondere delle violazioni del diritto internazionale, tra cui il blocco in corso e il bombardamento della nostra nave civile in acque internazionali", ha dichiarato.
Né il ministero degli Esteri né l'esercito israeliano hanno rilasciato commenti in merito.
Nel 2010 un'altra flottiglia di aiuti cercava di rompere il blocco di Gaza: le forze israeliane presero d'assalto la nave turca Mavi Marmara, uccidendo nove persone a bordo. L'incidente portò a una rottura delle relazioni turco-israeliane.
Malta effettua l'operazione di salvataggio
Il governo maltese ha dichiarato tutte le persone a bordo dell'imbarcazione, dodici membri dell'equipaggio e quattro civili, sono salve dopo un'operazione di salvataggio.
La Valletta ha dichiarato che dopo aver ricevuto la chiamata di soccorso un rimorchiatore si è recato sul posto e ha avviato le operazioni di spegnimento dell'incendio, mentre è stata inviata una nave di pattuglia maltese.
Charlie Andreasson, che è stato coinvolto nell'organizzazione per più di dieci anni, ha dichiarato all'Associated Press di aver parlato con persone a bordo che hanno detto che ci sono state due esplosioni e che è scoppiato un incendio.
Sebbene le persone a bordo fossero al sicuro, ha detto che c'era il rischio che la barca potesse affondare poiché l'attacco aveva mirato al generatore - secondo gli attivisti deliberatamente - e la barca era immobile.