Il presidente francese ha incontrato il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, che è accompagnato dagli inviati di Trump per Ucraina e Medioriente. La delegazione ucraina vuole discutere di cessate il fuoco sostenibile. Sul tavolo la coalizione militare di volonterosi e il nucleare dell'Iran
Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, è a Parigi per colloqui con i leader europei sull'Ucraina e sulla sua sicurezza futura.
Rubio è accompagnato dall'inviato presidenziale per l'Ucraina, Keith Kellogg, e da quello per il Medioriente spesso con un portafoglio allargato, Steve Witkoff, che dovrebbe mettere sul tavolo anche i negoziati sul nucleare iraniano.
Nell'agenda di giovedì ci sono incontri con il presidente francese Emmanuel Macron e il ministro degli Esteri, Jean-Noël Barrot, cominciati intorno alle 14. Macron ha telefonato all'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, poco prima di ricevere le delegazioni ucraina e americana.
La delegazione ucraina vede il consigliere presidenziale, Andrii Yermak, il ministro degli Esteri, Andrii Sybiha, e il ministro della Difesa, Rustem Umerov.
La delegazione ucraina incontra giovedì pomeriggio i funzionari statunitensi, ha detto Yermak, secondo cui a Parigi si tiene "una serie di incontri bilaterali e multilaterali con i rappresentanti degli Stati della coalizione dei volenterosi che sono in grado di garantire la sicurezza".
Sybiha, ha dichiarato che le parti discuteranno “i modi per raggiungere un cessate il fuoco completo, il coinvolgimento di un contingente militare multinazionale per garantire una pace sostenibile”.
Partecipano ai colloqui anche il ministro degli Esteri britannico David Lammy e il consigliere per la politica estera del governo tedesco, Jens Plötner.
A che punto sono la coalizione dei volenterosi e i negoziati per l'Ucraina
La "coalizione dei volenterosi" è guidata da Gran Bretagna e Francia ed è composta da circa 30 Paesi che cercano di creare una forza militare di deterrenza per l'Ucraina, per garantire l'applicazione di un qualsiasi accordo di pace con la Federazione Russa.
Gli incontri di giovedì arrivano tra crescenti preoccupazioni per le aperture di Donald Trump a Vladimir Putin e la tendenza a privilegiare la Russia nella mediazione per un cessate il fuoco con l'Ucraina.
Rubio e Witkoff hanno guidato finora gli sforzi degli Stati Uniti, nei colloqui tenuti in Arabia Saudita e in missioni con le controparti, per porre fine alla guerra lanciata dalla Russia in Ucraina oltre tre anni fa.
Giovedì Volodymyr Zelensky ha chiesto nuovamente di mettere pressione alla Russia per terminare il conflitto. "La Russia uccide di giorno e di notte", ha detto il presidente ucraino, "dobbiamo garantire una pace duratura".
Il Cremlino ha chiarito invece che non esistono alternative al dialogo Russia-Stati Uniti per l'Ucraina. "Il binario principale del processo di risoluzione dell'Ucraina è rappresentato dai contatti Russia-Usa che continuano", ha detto il portavoce Dmitri Peskov ai giornalisti.
"Il piano della coalizione dei volenterosi per un contingente multinazionale di pace in Ucraina è folle", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, secondo cui Francia e Gran Bretagna "non riescono a raggiungere un sostegno unitario".
Mosca ha rifiutato di accettare un cessate il fuoco generale, proposto da Trump e accettato dall'Ucraina, ponendo anche delle condizioni a tregue temporanee e settoriali sulle infrastrutture energetiche e sulla navigazione nel Mar Nero.
La Russia ha subordinato il cessate il fuoco all'interruzione degli sforzi di mobilitazione dell'Ucraina e delle forniture di armi occidentali, richieste che sono state respinte da Kiev.