Per la prima volta nella storia domenica 30 marzo Ferrari ha aperto il passaggio ad alcuni siti esclusivi quali la Pista di Fiorano e i viali aziendali come parte del percorso di gara. Il racconto di Euronews direttamente da Maranello
Sembra impossibile immaginare la storica Pista Ferrari di Fiorano senza il rombo dei motori ma solo con quello dei passi di 10mila runner. 21km da Maranello a Modena per un appuntamento sportivo unico nel suo genere, la "Mezza Maratona d'Italia Memorial Enzo Ferrari", sold-out a 50 giorni dall'annuncio. Correre i primi 2 km tra i viali aziendali accessibili solo ad addetti ai lavori e ai piloti e nel Circuito di Fiorano a 77 anni dall'uscita della prima autovettura dallo stabilimento della casa automobilistica italiana il 12 marzo 1947.
E proprio la prima Ferrari, spiega a Euronews Benedetto Vigna, amministratore delegato dell'azienda, "è nata con lo sport, con la competizione". "Perché la corsa - continua il Ceo di Ferrari, anche lui corridore in gara -, è uno sport molto inclusivo, e abbiamo voluto fare un qualcosa per includere tante persone appassionate, vicine al nostro brand".
Organizzata da Master Group Sport, in collaborazione con la società sportiva Asd La Fratellanza 1874, per la prima volta nella storia Ferrari - hosting partner dell’iniziativa - ha messo a disposizione di tutti gli sportivi e appassionati alcuni siti esclusivi mai aperti al pubblico.
Euronews alla Mezza Maratona d'Italia
Podio tutto made in Kenya con Emmanuel Wafula primo classificato con 59’20“ seguito dai connazionale Cosmas Boi (1h00’07”) e Simon Dudi Ekidor (1h01’23”). Primo degli azzurri Ahmed Ouhda quarto con il tempo di 1h01’48”. In campo femminile a trionfare è stata Gladys Cherop, prima in 1h08’23”, e Ludwina Chepngetich, seconda in 1h09’16”. Bronzo per l'azzurra Sara Bottarelli, terza con 1h12’15”.
Tra i partecipanti ad avere avuto la possibilità di correre nella pista di Fiorano anche la giornalista di Euronews italiano Maria Michela D'Alessandro, atleta LBM Sport.
Le medaglie made in Maranello con la tecnologia Ferrari
"Realizzate in una lega di alluminio leggera e resistente attraverso un processo che unisce tecnologia e artigianalità, celebrano il connubio di innovazione e tradizione che da sempre caratterizza la Casa di Maranello".
Così Ferrari ha spiegato la storia dietro alle medaglie dei vincitori della mezza maratona realizzate da un fornitore locale e prodotte nello stabilimento di Maranello attraverso il processo di additive manufacturing, una tecnologia già utilizzata nel mondo della Formula 1 e presente per la prima volta su una vettura Ferrari, la supercar F80. Un laser ad alta potenza fonde strati di polvere metallica seguendo un modello Cad 3D, mentre la preparazione manuale della piattaforma e la rifinitura a mano è stata eseguita da tecnici Ferrari altamente specializzati garantendo la precisione delle geometrie.
A partire dal logo dell’evento la medaglia omaggia il parallelismo fra la corsa e il mondo delle corse che ha caratterizzato l’iniziativa come ricordato anche dal suo claim "Run the race track".
Ferrari: la fabbrica fatta di persone per le persone
"Abbiamo cominciato un anno fa ad aprire la pista di Fiorano a tutti i colleghi in modo tale che potessero allenarsi e vedo che molti lo hanno fatto molto bene - ha spiegato Vigna appena conclusa la mezza maratona -. Siamo molto soddisfatti".
Oltre al tema comunità all'interno dell'azienda caro a Ferrari, il ricavato della Mezza Maratona d’Italia “Memorial Enzo Ferrari” contribuirà alla realizzazione di un nuovo campo multisport all'aperto nel cuore del Parco dello Sport di Maranello, inteso come spazio sportivo e sociale. L’impianto consentirà agli appassionati di giocare a basket, pallavolo e calcio a 5, grazie alla flessibilità della sua superficie, delle reti e dei canestri, che potranno essere adattati di volta in volta alle diverse discipline. Un'altra occasione per fare dello sport uno strumento di inclusione e aggregazione.