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L'Iran smentisce le prospettive dei negoziati nucleari e nega di aver ricevuto una lettera da Trump

La Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei, parla durante un incontro con un gruppo di funzionari della difesa a Teheran, in Iran, mercoledì 12 febbraio 2025.
La Guida Suprema, l'Ayatollah Ali Khamenei, parla durante un incontro con un gruppo di funzionari della difesa a Teheran, in Iran, mercoledì 12 febbraio 2025. Diritti d'autore  AP/AP
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Di Malek Fouda Agenzie: AP
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Il presidente degli Stati Uniti usa la diplomazia e sostiene di aver inviato una lettera all'Iran per discutere dei negoziati sul nucleare. Teheran smentisce il capo di Stato Usa e ribadisce la sua opposizione alle sanzioni

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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato di aver inviato una lettera alla Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, chiedendo un nuovo accordo nucleare con Teheran per frenare la rapida avanzata del suo programma nucleare.

L'Iran però ha negato di aver ricevuto la lettera e ha respinto le prospettive di negoziati nucleari finché le sanzioni di Washington su Teheran rimarranno in vigore.

Secondo quanto riferito da Washington, Trump vuole concludere un nuovo accordo con Teheran per sostituire quello da cui aveva ritirato gli Stati Uniti durante il suo primo mandato.

In un'intervista rilasciata ai media statunitensi, Trump ha sottolineato che preferisce adottare un approccio pacifico e raggiungere un accordo diplomatico senza dover ricorrere alla forza e ha inoltre lasciato intendere che si aspetta risultati "molto presto".

"Speriamo di poter avere un accordo di pace, non sto parlando per forza o per debolezza. Dico solo che preferirei vedere un accordo di pace, piuttosto che l'altro. Ma l'altro risolverà il problema", ha detto Trump.

Sia gli Stati Uniti che Israele hanno avvertito che non permetteranno mai all'Iran di dotarsi di un'arma nucleare, facendo temere un confronto militare, dato che Teheran arricchisce l'uranio a livelli prossimi a quelli di un'arma, cosa che fanno solo i Paesi dotati di armi nucleari.

Cosa ha scritto Trump nella lettera inviata all'Ayatollah

Trump ha dichiarato di aver scritto a Teheran una lettera in cui dice alla Guida Suprema che spera che i due Paesi abbiano intenzione di negoziare. Trump ha anche aggiunto di aver esplicitamente minacciato per iscritto che se non si impegneranno nei colloqui, la minaccia di un intervento militare è molto presente sul tavolo.

"Spero che negozierete, perché se dovessimo intervenire militarmente, sarebbe una cosa terribile", ha detto Trump.

Le Nazioni Unite hanno accolto con favore l'avvicinamento di Trump all'Iran. "Come questione di principio, ribadiamo che la diplomazia rimane il modo migliore per garantire la natura pacifica del programma nucleare iraniano", ha dichiarato Stephane Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite, in un comunicato. "Accogliamo con favore tutti gli sforzi diplomatici verso questo obiettivo", ha aggiunto la dichiarazione.

L'Iran sostiene di non aver ricevuto comunicazioni da Washington

L'Iran ha negato di aver ricevuto la lettera, ma ha ribadito la propria posizione sottolineando che non si impegnerà in alcun tipo di negoziato.

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha respinto la prospettiva osservando che finché Washington manterrà le pesanti sanzioni su Teheran, non potranno aver luogo negoziati o cooperazioni sul nucleare.

"Non avvieremo alcun negoziato diretto con gli Stati Uniti finché continueranno la loro politica di massima pressione e le loro minacce", ha dichiarato Araghchi.

L'amministrazione Trump ha reimposto sanzioni contro l'Iran, anche sul settore petrolifero del Paese, come parte della sua politica di massima pressione volta a paralizzare l'economia iraniana e a costringere il governo alla sottomissione diplomatica.

In un discorso tenuto ad agosto, la Guida Suprema Khamenei ha aperto la porta a colloqui con gli Stati Uniti, affermando che "non c'è nulla di male nell'impegnarsi con il nemico". Tuttavia, più recentemente, ha fatto marcia indietro affermando che i negoziati con Washington non sono "intelligenti, saggi o onorevoli", dopo che Trump ha ventilato la prospettiva di colloqui nucleari.

Non è inoltre chiaro se Khamenei accetterebbe o meno una lettera di Trump. Nel 2019, l'Ayatollah ha rifiutato di accettare una lettera inviata da Trump durante il suo primo mandato, inviata tramite il defunto primo ministro giapponese Shinzo Abe. Khamenei dichiarò allora di non considerare Trump personalmente "degno di scambiare alcun messaggio" e che non gli avrebbe mai risposto.

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