Dopo che Mosca è tornata di nuovo ad attaccare il presidente Mattarella alla televisone statale russa domenica, lunedì un nuovo cyberattacco lanciato da hacker filorussi ha fatto tremare diversi istituti finanziari italiani e il settore dei trasporti. I danni al momento sono minimi
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova è tornata ad attaccare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il discorso all'Università di Marsiglia, tacciato di russofobia da Mosca.
"Durante una conferenza in una delle istituzioni educative, (Mattarella) ha affermato di credere che la Russia possa essere equiparata al Terzo Reich. Ciò non può e non sarà mai lasciato senza conseguenze", ha dichiarato Zakhrova alla televisione statale russa nella serata di domenica.
Le prime, seppur lievi, conseguenze non si sono fatte attendere. Lunedì mattina il collettivo filorusso NoName057 ha lanciato una nuova ondata di attacchi informatici in Italia, colpendo in particolare istituti bancari ma anche di trasporto aereo e locale.
Tra i bersagli colpiti ci sono Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi di Siena, gli aeroporti di Milano e Malpensa, varie compagnie di trasporto pubblico locale toscane e piemontesi e i porti di Taranto e Trieste, oltre all'Autorità portuale dell'Adriatico orientale, ad Acqua Novara e ad Acque Veronesi.
Il Quirinale al momento ha preferito non commentare l'accaduto.
Attacco hacker in risposta alle parole di Mattarella sulla Russia
Nel rivendicare la mossa via Telegram, gli hacker hanno dichiarato che si tratta di una risposta a Mattarella. Venerdì scorso Mosca, attraverso Zakharova, si è scagliata ferocemente contro il presidente italiano accusandolo di aver fatto "paralleli storici oltraggiosi" per via del paragone tra la Russia e il Terzo Reich nazista.
Gli attacchi sono di tipo Distributed Denial of service (DDoS, o Interruzione distribuita del servizio) e puntano a congestionare i siti web e a impedire l'accesso all'utente. L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha però lanciato in tempo l'allarme, consentendo agli istituti presi di mira di correre ai ripari e mitigare i danni. I disagi causati sui servizi al momento risultano nulli o quasi.
NoName057 aveva già lanciato altri cyberattacchi all'Italia
Il gruppo aveva già attaccato l'Italia altre volte. Prima di questo lunedì, il collettivo aveva colpito i siti dei ministeri di Esteri e Infrastrutture, della Consob, dei Carabinieri, della Marina e dell'Aeronautica l'11 gennaio scorso, dopo la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Roma.
In quell'occasione l'attacco era arrivato per via delle rassicurazioni della premier Giorgia Meloni a Zelensky sul sostegno all'Ucraina. "Secondo Meloni, l'Italia aiuterà l'Ucraina a difendere i propri interessi e a raggiungere una pace giusta e duratura. I colloqui sono durati circa un'ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev. L'Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa, e prima di tutto la sua sicurezza informatica", avevano dichiarato gli hacker.
Un precedente attacco si era già verificato anche il 28 dicembre scorso. Il 7 maggio del 2024 il gruppo aveva invece rivendicato un attacco al sito personale di Meloni, nonché ai siti web del ministero dell'Economia e delle Finanze e del ministero delle Infrastrutture. A marzo del 2023 NoName057 aveva preso di mira il sito del governo, della Camera e dei ministeri di Difesa, Esteri e Trasporti, come anche di Atac, Atm e aeroporto di Bologna.
Nel dicembre 2022 il gruppo aveva invece attaccato il ministero della Difesa.