Le password più comuni possono essere violate in pochi istanti, anche se lunghe otto caratteri. Scopri i consigli per proteggerle meglio e le strategie per una sicurezza digitale davvero efficace
Secondo l’ultima analisi dell’azienda informatica Hive Systems, una password composta da soli otto numeri può essere violata all'istante utilizzando l’hardware informatico attualmente disponibile sul mercato. La società, specializzata in sicurezza digitale, pubblica ogni anno una tabella dei tempi di violazione delle password, con dati aggiornati sulle capacità degli attacchi di forza bruta.
I test si basano su password criptate con bcrypt, uno degli algoritmi di hashing più utilizzati oggi dai siti web. Tuttavia, anche questa protezione ha dei limiti. Come spiega Hive Systems, la lunghezza e la complessità della password restano fattori determinanti: più sono elevate, più è difficile decifrarla.
Le differenze nei tempi di violazione sono impressionanti. Una password semplice di sei caratteri può essere forzata in due settimane, mentre una complessa di otto caratteri può resistere fino a 164 anni. Ma se la password è già stata compromessa, utilizza parole comuni o viene riutilizzata su più siti, il tempo necessario per violarla si riduce drasticamente.
Password forti, gestori sicuri e autenticazione a due fattori
Se vuoi scoprire quanto è sicura la tua password attuale, puoi utilizzare strumenti online come “How Secure Is My Password?”, che ti mostrano in tempo reale quanto resisterebbe a un attacco informatico.
Tuttavia, la vera sicurezza non sta solo nella password in sé, ma nella gestione complessiva delle credenziali. Ecco perché i password manager stanno diventando sempre più diffusi: permettono di creare e memorizzare password lunghe, complesse e uniche per ogni sito, riducendo notevolmente il rischio di compromissione.
Anche i sistemi di autenticazione a due fattori (2FA) sono fondamentali: aggiungono un ulteriore livello di sicurezza, richiedendo un secondo codice o dispositivo per accedere, anche nel caso in cui la password venga scoperta.
Infine, una nota importante: non è più necessario cambiare spesso la propria password, a meno che non sia stata compromessa. Gli esperti di cybersicurezza raccomandano oggi di creare una password forte e mantenerla nel tempo, evitando i frequenti cambi che possono spingere a scegliere combinazioni più deboli o simili a quelle già usate.
Un cambio di mentalità per una sicurezza digitale reale
La lezione più importante dell’analisi di Hive Systems è chiara: le cattive abitudini digitali non sono più sostenibili. Usare una sola password per più account, sceglierne di semplici o basate su dati personali è un rischio concreto, aggravato dal continuo aumento delle violazioni online.
Investire nella sicurezza delle proprie credenziali — con password complesse, gestori affidabili e doppia autenticazione — è ormai un passaggio essenziale per chiunque utilizzi servizi digitali. E in un mondo sempre più connesso, anche pochi secondi possono fare la differenza tra privacy e violazione.