Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Trump riceve Netanyahu alla Casa Bianca e reclama il controllo statunitense su Gaza

Donald Trump insieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale della Casa Bianca, 4 febbraio 2025
Donald Trump insieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale della Casa Bianca, 4 febbraio 2025 Diritti d'autore  AP Photo/Evan Vucci
Diritti d'autore AP Photo/Evan Vucci
Di Euronews Agenzie: AP
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di non escludere il dispiegamento di truppe statunitensi per sostenere la ricostruzione di Gaza dopo aver reinsediato in modo permanente i palestinesi sfollati fuori dal territorio distrutto dalla guerra

PUBBLICITÀ

Durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in visita a Washington, il presidente Usa Donald Trump ha annunciato a sorpresa i contorni di un radicale piano per l'assunzione da parte degli Usa del controllo diretto sulla Striscia di Gaza e sulla sua ricostruzione.

Secondo quanto spiegato da Trump gli Usa assumeranno il controllo del territorio palestinese devastato da oltre un anno e mezzo di guerra tra Israele e l'organizzazione islamista Hamas, si occuperanno della rimozione delle macerie e degli ordigni inesplosi e promuoveranno uno "sviluppo economico" senza precedenti. Il tycoon non ha poi escluso nemmeno la possibilità di inviare militari statunitensi a presidiare Gaza. Già nei giorni scorsi Trump aveva innescato polemiche e dure reazioni da parte di diversi Paesi arabi, sostenendo che gli abitanti di Gaza dovrebbero essere ricollocati in Paesi vicini, data la mancanza delle condizioni minime per un'esistenza dignitosa nel territorio devastato da bombardamenti e combattimenti di terra. Egitto e Giordania hanno respinto categoricamente le richieste di Trump di trasferire i 2,3 milioni di palestinesi del territorio durante la ricostruzione post-bellica del territorio.

Edifici distrutti a Gaza City, Striscia di Gaza
Edifici distrutti a Gaza City, Striscia di Gaza AP Photo/Abdel Kareem Hana

In occasione della visita di Netanyahu a Washington, la prima di un leader mondiale dall'insediamento di metà gennaio, Trump ha detto di immaginare che in futuro Gaza sarà abitata anche da palestinesi, ma ha illustrato l'idea di farne un "polo internazionale" da cui "le persone di tutto il mondo" potranno accedere alla costa mediterranea.

L'idea di un controllo statunitense su Gaza sembra aver subito raccolto il sostegno del primo ministro israeliano Netanyahu, che ha elogiato Trump come un leader "capace di pensare fuori dagli schemi". Alla richiesta dei giornalisti di esprimere un parere in merito ai piani per Gaza, il premier israeliano ha risposto: "Il presidente Trump sta portando il dibattito a un livello molto più alto... Vede un futuro diverso per una terra che ha visto così tanto terrorismo, così tanti attacchi contro di noi e cosi' tante tribolazioni: ha una idea diversa, che merita attenzione".

Netanyahu per la prima volta fuori da Israele dopo mandato di arresto Cpi

Manifestanti filo-palestinesi si sono radunati martedì davanti alla Casa Bianca e contro il piano di Donald Trump di prendere il controllo di Gaza.

La visita di Netanyahu negli Stati Uniti arriva a oltre due settimane dall'inizio dell'accordo di cessate il fuoco tra Hamas e Israele, i due leader si sono incontrati proprio per discuterne il futuro. "Non sono in grado di dire se il cessate il fuoco reggerà - ha detto Trump -. Abbiamo fatto, penso, un lavoro magistrale. Non siamo stati aiutati molto dall'amministrazione Biden, ma posso dirvi che noi abbiamo fatto liberare un po' di ostaggi, e altri ne libereremo ma abbiamo a che fare con gente complessa".

Si tratta del primo viaggio di Netanyahu fuori da Israele da quando, a novembre, la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per lui, il suo ex ministro della Difesa e il capo militare di Hamas ucciso, accusandoli di crimini contro l'umanità durante la guerra a Gaza. Gli Stati Uniti non riconoscono l'autorità della Corte penale internazionale sui propri cittadini o sul proprio territorio.

Si prevede che il premier israeliano utilizzi la visita anche per fare pressione su Trump affinché intraprenda un'azione decisiva nei confronti dell'Iran. Teheran ha dovuto affrontare una serie di battute d'arresto militari, tra cui la significativa riduzione da parte delle forze israeliane di Hamas a Gaza e dei militanti di Hezbollah in Libano, nonché un'operazione che ha decimato le difese aeree iraniane. Netanyahu ritiene che questo momento abbia creato una finestra per affrontare con decisione il programma nucleare di Teheran.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Cisgiordania, Israele fa saltare in aria decine di case a Jenin

Netanyahu si reca negli Stati Uniti per discutere della "vittoria su Hamas" con Trump

Residenti dello Utah scossi dalla morte di Charlie Kirk: è corsa alle armi