La rivolta di decine di migliaia di giovani serbi indignati per la corruzione e le violazioni delle libertà civili rappresenta una sfida crescente per il governo di Aleksandar Vučić
Una studentessa che protestava è stata portata in ospedale a Belgrado dopo essere stata investita da un'auto durante una manifestazione antigovernativa giovedì.
I filmati condivisi sui social media mostrano la giovane donna venire sbalzata sul tetto del veicolo che attraversa la folla e poi cadere dal retro mentre l'auto si allontana. Secondo le autorità la ventenne ha riportato gravi traumi nell'incidente. Il conducente, di 38 anni, è stato trovato e arrestato.
Dopo l'incidente, altri studenti hanno risposto chiedendo sui social media un "blocco totale".
La manifestazione in cui la studentessa è rimasta ferita è l'ultima di una lunga serie di proteste contro il governo serbo da parte di studenti indignati per varie questioni che si sovrappongono, tra cui un giro di vite sulle libertà civili e il crollo mortale, lo scorso dicembre, di una tettoia di cemento in una stazione della città settentrionale di Novi Sad - un disastro ampiamente imputato alla corruzione e alla negligenza negli appalti pubblici.
Lo sciopero studentesco che ne è seguito ha visto la sospensione delle lezioni per settimane. Alcuni manifestanti affermano di aver subito interferenze e molestie da parte delle autorità, in alcuni casi anche abusi fisici.
Il presidente Aleksandar Vučić ha accusato gli studenti di aver ricevuto denaro dall'Occidente per le loro proteste, mentre i media filogovernativi hanno pubblicato i dati personali di alcuni manifestanti, cosa che secondo i manifestanti non sarebbe stata possibile senza il coinvolgimento dei servizi segreti del Paese, la Bia.
Ciononostante, gli studenti in protesta hanno ricevuto un notevole sostegno popolare e le loro manifestazioni continuano ad attirare decine di migliaia di persone.
Vučić ha definito i manifestanti "stupidi", affermando in un'intervista televisiva di domenica scorsa che "vivono nel loro mondo". "Non sono un mio problema, ma biasimo coloro che li spingono a fare tutto questo. Intendo i loro professori", ha detto alla Tv locale Pink.
I pubblici ministeri serbi hanno accusato 13 persone, tra cui un ex ministro del governo e diversi funzionari statali, per il crollo della pensilina della stazione ferroviaria, che ha causato 15 morti e decine di feriti. Tuttavia, gli studenti si sono impegnati a continuare le loro proteste a causa dei dubbi sull'indipendenza delle indagini da parte delle autorità.