Il team di Trump ha accusato il governo britannico di aver fornito "contributi illegali stranieri" con circa cento attivisti inviati negli Usa per sostenere la campagna della vicepresidente e candidata del Partito democratico Kamala Harris. Keir Starmer: "instaurato un buon rapporto" con Trump
A due settimane dalle elezioni presidenziali negli Stati Uniti in programma martedì 5 novembre Donald Trump ha accusato il partito laburista britannico di interferenze nella corsa alla Casa Bianca.
La campagna dell'ex presidente ha presentato il suo esposto alla Federal Election Commission, accusando il Labour di aver inviato strateghi per aiutare Kamala Harris. Nella documentazione depositata vengono citate informazioni dei media, secondo le quali funzionari del partito Labour avrebbero viaggiato diverse volte negli Stati Uniti negli ultimi mesi per dare consigli alla campagna di Harris.
"La campagna Harris-Walz, in difficoltà, sta ricercando l'influenza straniera per rafforzare il suo messaggio radicale, perchè sa di non poter conquistare il popolo americano - ha dichiarato la co-direttrice della campagna di Trump-Vance, Susie Wiles -. L'accettazione e l'utilizzo da parte della campagna di Harris di questa assistenza straniera illegale è solo un altro debole tentativo in una lunga serie di interferenze elettorali antiamericane".
La risposta di Starmer: con Trump ho buon rapporto
Il primo ministro inglese Keir Starmer ha affermato di aver "instaurato un buon rapporto" con Trump nonostante la campagna elettorale dell'ex presidente abbia presentato una denuncia legale contro i funzionari laburisti che si sono recati negli Stati Uniti per fare volontariato per Kamala Harris nella corsa presidenziale. Parlando ai giornalisti inglesi durante il volo per Samoa, Starmer ha sottolineato che i membri del Partito Laburista si sono presentati come volontari e non come membri iscritti al Partito stesso.