Il Vaticano permette di benedire le coppie dello stesso sesso: un cambiamento significativo?

Papa Francesco arriva per l'udienza generale settimanale nell'Aula Paolo VI, in Vaticano, mercoledì 20 dicembre 2023
Papa Francesco arriva per l'udienza generale settimanale nell'Aula Paolo VI, in Vaticano, mercoledì 20 dicembre 2023 Diritti d'autore Andrew Medichini/AP
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Di Giorgia Orlandi
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Cosa ha portato il Vaticano all'apertura verso le coppie dello stesso sesso? La storica decisione di Papa Francesco rappresenta una prima apertura della Chiesa cattolica nei confronti della comunità Lgbtq. Ma questo può comportare molte polemiche e critiche all'interno della Santa Sede

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Nella giornata di lunedì Papa Francesco ha approvato un documento che consente ai sacerdoti di benedire le coppie formate da persone dello stesso sesso, con una dichiarazione del Dicastero per la dottrina della fede. 

La dichiarazione resta ferma sulla dottrina tradizionale circa il matrimonio, non ammettendo alcun tipo di rito liturgico o benedizioni simili a un rito liturgico che possano creare confusione. 

Nonostante questo, la decisione rappresenta un passo importante della Chiesa cattolica nei confronti della comunità Lgbtq

La Corrispondente del Vaticano per "Il Messaggero" Franca Giansoldati ha spiegato l'importanza di questa apertura, sottolineando come sembra che "questo abbia azzerato le precedenti decisioni sul tema", prese prima da Giovanni Paolo II e poi da Benedetto XVI. 

Lo stesso Papa Francesco nel 2021 aveva approvato "un documento della Congregazione della fede, poi divenuto Dicastero della fede, proprio per dire che la Chiesa non autorizzerà mai le benedizioni". 

Cosa è successo per arrivare a un cambio di rotta così repentino?

"C'è stato il recente sinodo, e nella prima parte sulla sinodalità è stato chiesto di avere un gesto di cura, di benevolenza, una benedizione, appunto", ha spiegato Giansoldati, che ha sottolineato come questa "era una richiesta molto forte e Papa Francesco non poteva ignorarla". 

Nonostante le benedizioni possano essere valutate caso per caso la decisione ha scatenato critiche all'interno della Chiesa.

"Questo provvedimento non mancherà di sollevare molte obiezioni", ha commentato Giansoldati. "In realtà, ce ne sono già. Stiamo già vedendo le reazioni sulle piattaforme dei social network soprattutto da parte di vescovi o di varie figure ecclesiastiche che hanno espresso le loro preoccupazioni. La mossa avrà conseguenze all'interno della Chiesa che non è mai apparsa così divisa come oggi".

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