Maxi processo per droga in Belgio, oltre 120 imputati: traditi dalle app decrittate

Sostanze stupefacenti sequestrate
Sostanze stupefacenti sequestrate Diritti d'autore Armando Franca/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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Di Greta Ruffino
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Via a quello che è stato annunciato come il più grande processo per traffico di stupefacenti e associazione criminale nella storia del Paese. Centinaia gli imputati: avrebbero messo in piedi una multinazionale della droga. Decrittate dagli investigatori le app di messaggistica con cui comunicavano

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In Belgio è iniziato uno dei più grandi processi per traffico di droga della storia del Paese. Sono oltre 120 le persone sul banco degli imputati, grazie agli investigatori che hanno decifrato le app di messaggistica criptate Sky Ecc ed Encrochat.

I sospettati provenienti da Belgio, Albania, Colombia e Nord Africa sono accusati di essere coinvolti in una vasta operazione criminale. Ora dovranno affrontare la giustizia e difendersi dalle accuse di traffico di droga e associazione criminale in un'aula di tribunale, nell'ex sede della Nato a Bruxelles.

In totale sono 124 le persone sotto processo, ma alcune di loro sono ancora in fuga e saranno processate in contumacia. La maggior parte, tuttavia, si trova in custodia in Belgio. Il presunto capo dell'impresa era un cittadino albanese.

La presunta multinazionale impegnata nel contrabbando di droga, attiva dal 2017 fino alla fine del 2022, ha coinvolto numerose bande criminali ed è stata smantellata in seguito ad alcune incursioni della polizia in Belgio, Germania e Italia. Grazie all'accesso alle app, la polizia ha dichiarato di essere riuscita a sbirciare nella pianificazione e nel funzionamento delle operazioni di contrabbando di droga.

Processo per traffico di droga, il più grande processo penale mai celebrato in Belgio, inizierà lunedì

Laboratori per lavorare la cocaina in Belgio

Secondo i pubblici ministeri, cocaina e cannabis venivano trasportate in container dal Sud America e dal Marocco e contrabbandate attraverso i porti di Belgio, Paesi Bassi, Germania e Francia prima di essere vendute in tutta Europa. I sospetti sono in particolare accusati di aver gestito congiuntamente i laboratori di lavorazione della cocaina scoperti in territorio belga.

I pubblici ministeri affermano che esistevano una "struttura e una gerarchia" tra i vari gruppi criminali coinvolti e chiari legami commerciali illegali.

"È chiaro che stiamo infliggendo colpi molto duri alla criminalità organizzata nel nostro Paese", ha dichiarato il ministro della Giustizia belga Paul Van Tigchelt.

Il processo dovrebbe durare diversi mesi e la sentenza non è prevista prima della metà del 2024. Ma gli avvocati della difesa hanno dichiarato che i sospetti andrebbero giudicati separatamente. Le autorità "stanno cercando di imitare i maxi-processi della mafia italiana, è una sorta di trovata pubblicitaria", ha dichiarato Guillaume Lys, avvocato di uno degli imputati. 

Il Belgio ospita il gigantesco porto di Anversa, che è diventato il principale punto di accesso per la cocaina contrabbandata in Europa

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