Australia, prove genetiche scagionano donna per l'omicidio dei figli

Kathleen Folbigg in tribunale a Sidney
Kathleen Folbigg in tribunale a Sidney Diritti d'autore Dean Lewins/AAP IMAGE
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Di Euronews
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Kathleen Folbigg era stata condannata per la morte dei suoi quattro bambini tra il 1989 e il 1999

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La Corte suprema dello stato del Nuovo Galles del Sud giovedì ha annullato le condanne inflitte a una donna australiana oltre vent'anni fa per l'uccisione dei suoi quattro figli.

"La peggiore madre d'Australia", così era stata ribattezzata Kathleen Folbigg, è stata assolta dopo che nuove prove genetiche hanno escluso ogni sua responsabilità nelle morti dei bambini. I piccoli Caleb, Patrick, Sarah e Laura avevano tra i 19 giorni e i 18 mesi quando morirono tra il 1989 e il 1999.

La donna era stata riconosciuta colpevole di omicidio volontario del primogenito e colposo degli altri tre bimbi, in virtù principalmente di una perizia psichiatrica basata sui suoi diari che la qualificava come una madre instabile.La sentenza era stata di 40 anni di reclusione, poi ridotta a trenta.

Folbigg, 56 anni, è uscita dal carcere nel giugno di quest'anno per un provvedimento di grazia del governo dello Stato del Nuovo Galles del Sud. Le prove scientifiche hanno dimostrato che i suoi figli sono deceduti per cause naturali.

Caso riaperto dopo la lettera di cento scienziati

"Le prove della mia innocenza sono state ignorante e trascurate per decenni" ha detto la donna accogliendo la notizia fuori dal tribunale a Sidney. Il caso è stato riaperto da una lettera inviata nel marzo 2021 alle autorità australiane da un centinaio di scienziati, tra cui due premi Nobel, per chiedere il rilascio di Folbigg.

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