Tregua Israele-Hamas, rilasciato il quinto gruppo di ostaggi

Un convoglio della Croce Rossa che trasporta ostaggi israeliani si dirige verso l'Egitto dalla Striscia di Gaza al valico di frontiera di Rafah, martedì 28 novembre 2023.
Un convoglio della Croce Rossa che trasporta ostaggi israeliani si dirige verso l'Egitto dalla Striscia di Gaza al valico di frontiera di Rafah, martedì 28 novembre 2023. Diritti d'autore Hatem Ali/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
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Di Gabriele Barbati
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Continuano i negoziati per prolungare il cessate il fuoco a Gaza. Lo scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi prosegue: liberate dieci donne israeliane e due thailandesi

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Hamas e il Movimento per il Jihad Islamico, un altro gruppo armato palestinese di Gaza, hanno consegnato un quinto gruppo di ostaggi al Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR).

Lo hanno riferito nel pomeriggio di martedì media internazionali e israeliani, che hanno identificato dieci ostaggi israeliani, nove donne e una ragazza. Il governo israeliano ha poi confermato in serata la loro liberazione e quella di due cittadini thailandesi.

Ritorno a casa: prima immagine di uno degli ostaggi liberati stasera: Mia Leimberg, 17 anni, di Gerusalemme

Gli ostaggi israeliani liberati martedì sono: Ditza Heiman, 84 anni; Tamar Metzger, 78 anni; Ada Sagi, 75 anni; Ofelia Roitman, 77 anni con doppia nazionalità argentina, e Noralin Babadila Agojo, 60 anni originaria delle Filippine;Gabriela Leimberg, 59 anni, con la figlia Mia di 17 e una familiareClara Marman, 62 anni; Rimon Kirsht Buchshtav, 36 anni; Meirav Tal, 54 anni.

Erano stati sequestrati nei kibbutz di Nir Oz, Nirim e Nir Yitzhak il 7 ottobre. Il nuovo rilascio di ostaggi è stato reso possibile dall'estensione del cessate il fuoco tra Israele e Hamas ai giorni di martedì e mercoledì, prorogando l'accordo precedente.

In cambio sono stati scarcerati altri trenta palestinesi, 15 donne e 15 adolescenti arrestati per reati minori e per la maggior parte in detenzione amministrativa, sulla base del principio finora seguito di tre prigionieri per ogni ostaggio israeliano.

Lunedì era tornato a casa il quarto gruppo di ostaggi nell'accordo che prevedeva il rilascio di 50 israeliani in cambio di 150 prigionieri palestinesi a partire da venerdì.

Liberi 69 ostaggi nei primi quattro giorni di tregua

Gli ostaggi liberati sono stati trasferiti in elicottero in ospedali israeliani, per controlli medici, come accaduto alle persone rilasciate in precedenza dopo sette settimane di prigionia nella Striscia di Gaza. 

Al di fuori dell'accordo Hamas ha lasciato andare 19 cittadini di altre nazionalità, soprattutto thailandese. Il ministro degli Esteri di Bangkok Parnpree Bahiddha-Nukara ha incontrato martedì in Israele diciassette concittadini che erano stati rapiti nei kibbutz del sud di Israele attaccati il 7 ottobre.

Si stima che altri quindici thailandesisiano ancora prigionieri a Gaza, mentre trentanove sono morti negli attacchi di Hamas.

Il Qatar ha dichiarato martedì che userà i due giorni di pausa umanitaria a Gaza per lavorare a una "tregua sostenibile" tra Israele e Hamas

Il Qatar, che finora ha mediato tra le parti, starebbe lavorando per una proroga ulteriore della tregua. A Doha, che ospita parte della dirigenza di Hamas, sono arrivati nuovamente i capi delle agenzie di intelligence egiziana, israeliana e statunitense, riferisce il canale Al-Jazeera.

Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele e leader del partito nazionalista Potere Ebraico, Itamar Ben-Gvir, ha minacciato di far cadere il governo di coalizione se la guerra non riprenderà. Diversi esponenti del governo Netanyahu hanno ribadito nelle ultime ora che la priorità, oltre il ritorno a casa degli ostaggi, rimane la distruzione militare di Hamas.

Il mese scorso Hamas ha rilasciato quattro ostaggi e l'esercito israeliano ha tratto in slavo da Gaza una soldatessa catturata. Altri due ostaggi sono stati trovati morti invece a Gaza city nei pressi dell'ospedale Al-Shifa.

Nelle mani dei gruppi armati palestinesi dunque rimangono ancora circa 160 persone, delle 240 sequestrate. Molte di loro sono ormai uomini e soprattutto soldati, per cui tradizionalmente i negoziati salgono di livello.

Nel 2011 il caporale Gilad Shalit venne liberato da Gaza dopo cinque anni di prigionia grazie a un'intesa che portò alla scarcerazione di 1027 detenuti palestinesi in Israele. In quell'accordo venne liberato, Yahya Sinwar, l'attuale capo politico di Hamas nella Striscia di Gaza. 

Tregua fragile?

L'esercito israeliano (o IDF, Forze di Difesa Israeliane) afferma che martedì alcuni soldati sono stati "leggermente feriti" nel nord di Gaza. Tre ordigni telecomandati sono esplosi nelle vicinanze delle truppe, su cui poi è stato aperto il fuoco. 

Hamas ha confermato l'incidente e accusato Israele, impegnandosi comunque a rispettare la tregua concordata fino a mercoledì.

Con un centinaio di corpi recuperati dalle macerie nelle ultime ventiquattro ore, il bilancio dei morti a Gaza supera le 15 mila vittime secondo il ministero della Sanità palestinese: 6.150 sono minorenni e più di 4 mila donne.

Il bilancio di vittime civili israeliane dall'inizio della guerra è invece di 1.200, mentre i militari dichiarati morti finora dall'esercito israelianosono circa quattrocento.

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L'esercito ha confermato martedì il decesso di altri tre giovani soldati, i cui cadaveri sarebbero trattenuti da Hamas.

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