Gaza, residenti costretti a recarsi in ospedale per connettersi e parlare coi parenti

Israeli security forces inspect a damaged residential building after it was hit by a rocket fired from the Gaza Strip.
Israeli security forces inspect a damaged residential building after it was hit by a rocket fired from the Gaza Strip. Diritti d'autore Ariel Schalit/Copyright 2023 The AP All rights reserved
Diritti d'autore Ariel Schalit/Copyright 2023 The AP All rights reserved
Di Euronews Digital
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Sempre più priva di acqua, cibo ed elettricità, la popolazione deve diventare sempre più intraprendente per sopravvivere

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Sempre più privata di acqua, cibo ed elettricità, la popolazione di Gaza deve diventare sempre più intraprendente per sopravvivere.

Anche la comunicazione è oggi considerata una risorsa essenziale.

Per rimanere in contatto col mondo esterno, i residenti si riversano negli ospedali e utilizzano i generatori per ricaricare i cellulare.

"Certo che è pericoloso - dice Zuhair Abu Obaid, residente a Gaza - t utti i missili ci cadono in testa giorno e notte, come potete vedere, non ho ancora caricato il cellulare.

Quando posso farlo? Devo lasciare che i miei figli dormano al buio? È un crimine o no?".

"Siamo in una situazione terribile - dice Islam Agha, residente a Gaza - cosa possiamo dire?

Ci appelliamo ad Allah, questo ci basta: non c'è Internet, prima seguivamo le notizie sui cellulari, ma ora non è possibile perché non possiamo caricare i nostri telefoni per seguire le notizie o qualsiasi altra cosa.

Sono venuta nell'ufficio di Mezzaluna Rossa per caricare il mio cellulare, ecco perché sono qui".

"Qui tutto è paralizzato - aggiunge Ahmed Kallab, anch'egli residente a Gaza - non c'è niente che ci possa aiutare.

Il minimo che possiamo avere è poter caricare i nostri cellulari, vivere un po', vogliamo vivere".

Oltre a fornire assistenza sanitaria salvavita e riparo dai raid aerei, gli ospedali di Gaza hanno ora un altro ruolo indispensabile: consentire alle persone di ottenere informazioni e parlare con i propri parenti.

Orrore infinito

Giorno e notte, le bombe israeliane continuano a colpire obiettivi presumibilmente legati ad Hamas nella Striscia di Gaza.

Più di 3.000 palestinesi hanno perso la vita e, secondo il ministero della Sanità di Gaza, circa 10.000 di essi sono rimasti feriti.

L'Esercito israeliano ha mostrato le immagini del bombardamento in cui è rimasto ucciso uno dei comandanti di Hamas, Ayman Nofal.

Proprio il movimento islamico di resistenza (meglio noto come Hamas) ha confermato la morte dell'uomo ritenuto responsabile da Israele di numerosi attentati terroristici.

La pressione militare israeliana, che ha mobilitato 360.000 riservisti, non ha fermato gli attacchi missilistici dalla Striscia.

Nelle ultime ore, granate sono cadute nel centro di Israele e nella zona costiera di Ashkelon.

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