Nel giorno del 79esimo anniversario della rivolta di Varsavia il presidente polacco Duda ricorda gli eroi che - dice - non furono solo i soldati ma anche i civili
Il suono delle sirene ha accompagnato la commemorazione del 79° anniversario dell'Insurrezione di Varsavia, la più grande ribellione civile contro la Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Auto e mezzi pubblici si sono fermati per un minuto per onorare le vittime di un episodio storico tanto eroico quanto traumatico.
Pianificata dal governo in esilio per impedire all'Unione Sovietica di liberare Varsavia, la rivolta durò due mesi, e la città fu rasa al suolo con un tributo di sangue di 180.000 morti .
Per il presidente polacco Duda gli eroi non furono solo i morti sul campo, ma l'intera popolazione di Varsavia. Civili innocenti, indifesi, barbaramente assassinati
Il dibattito storico
Quando iniziò l'insurrezione, il 1° agosto 1944, l'Armata Rossa era a poche decine di chilometri dalla città. Si dice che Stalin avesse preferito il fallimento della rivolta, adducendo problemi di approvvigionamento, per poter dominare più facilmente la Polonia. Gli storici su questo aspetto sono ancora divisi.