Paesi Bassi, il re si scusa per il passato colonialista e schiavista

Il re Willem-Alexander e la moglie, la regina Maxima dei Paesi Bassi
Il re Willem-Alexander e la moglie, la regina Maxima dei Paesi Bassi Diritti d'autore Peter Dejong/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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"Sento il peso nel mio cuore e nella mia anima": così re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi si scusa per il ruolo del Paese nello schiavismo colonialista

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Il re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi si è scusato per il ruolo svolto dal suo Paese nella tratta degli schiavi.
Lo ha fatto in uno storico discorso, che si è tenuto a Amsterdam, nei giardini di Oosterpark, in occasione dell'evento per commemorare l'anniversario dell'abolizione della schiavitù.

Al discorso hanno assistito migliaia di discendenti degli schiavi del Suriname e delle isole caraibiche di Aruba, Bonaire e Curacao. 

"La tratta degli schiavi e la schiavitù sono riconosciuti come un crimine contro l'umanità" ha dichiarato re Guglielmo Alessandro, aggiungendo che la casa di Orange ebbe l'ulteriore colpa di non aver adottato alcuna misura per mettervi fine. 

Il discorso del re è seguito alle scuse del primo ministro olandese Mark Rutte alla fine dello scorso anno.

"Oggi, come vostro re e come membro del governo, vi porgo io stesso queste scuse - ha detto Guglielmo Alessandro - E sento il peso di queste parole nel mio cuore e nella mia anima".

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