
Boss gestiva cosca mafiosa dal carcere, 26 arresti a Palermo

Ordini al figlio per la famiglia del Villaggio Santa Rosalia
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Di ANSA
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(ANSA) - PALERMO, 27 GIU - Salvatore Sorrentino, braccio
destro di Settimo Mineo, l'uomo che voleva ricostruire la cupola
mafiosa, dal carcere romano avrebbe continuato a gestire la
famiglia del Villaggio Santa Rosalia, quartiere periferico di
Palermo al centro della nuova operazione della scorsa notte dei
finanzieri del comando provinciale. Sorrentino, ricostruisce
l'accusa, dava precisi ordini al figlio Vincenzo di 23 anni per
proseguire nella gestione degli affari e dirimere contrasti
dentro la cosca.
La scorsa notte i finanzieri del nucleo di polizia economica
e finanziaria, coordinati dalla Dda diretta dal procuratore
Maurizio de Lucia, con l'operazione 'Villaggio di famiglia',
hanno eseguito 33 ordinanze di custodia cautelare: 25 in
carcere, una agli arresti domiciliari e sette interdittive per
l'esercizio di attività imprenditoriali. Gli indagati sono
accusati a vario titolo, dei reati di partecipazione e concorso
esterno in associazione mafiosa, con l'aggravante
dell'associazione armata, trasferimento fraudolento di valori al
fine di agevolare cosa nostra, e traffico di stupefacenti con
l'utilizzo del metodo mafioso.
Con lo stesso provvedimento il gip di Palermo ha disposto il
sequestro preventivo di sei attività commerciali nel settore
della ristorazione, del commercio al dettaglio di generi
alimentari, del trasporto merci su strada e del movimento terra,
per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro.
Per l'eseguire il provvedimento sono stati impiegati 220
militari della guardia di finanza, in forza ai reparti di
Palermo, Caltanissetta, Agrigento, Siracusa e Trapani. Sono in
corso numerose perquisizioni. (ANSA).
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