Roma invasa dal color arcobaleno, per invitare il governo-Meloni a rispettare i diritti della comunità Lgbt. In Estonia, in arrivo una discussa legge per i matrimoni omosessuali. Alla Casa Bianca, totale appoggio di Biden: "Buona vita Pride!", ha esclamato all'inaugurazione del "Mese dell'Orgoglio"
Un Super Pride a Roma.
Sabato pomeriggio 10 giugno, la capitale è stata invasa dal color arcobaleno: una folla oceanica, anche senza arrivare al "milione di persone" annunciato dagli organizzatori (50.000 partecipanti, secondo la polizia).
Il primo Pride dell'era-Meloni, e dopo le polemiche per il mancato patrocinio della Regione Lazio, si è svolto in maniera assolutamente pacifica.
Tra i presenti, anche la Segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.
A Tallinn, la capitale dell'Estonia, la "Pride Parade" è stata dedicata al disegno di legge del governo della premier Kaja Kallas per consentire il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ma l'opposizione estone ha presentato 700 emendamenti per bloccare la legge.
Il Pride, alla presenza di migliaia di persone, si è svolto anche ad Atene, la capitale della Grecia.
Alla Casa Bianca, a Washington, è stato lo stesso presidente americano Joe Biden, con la moglie Jill, a dare il via al "Pride Month", il "Mese dell'Orgoglio", confermando il proprio sostegno ai diritti della comunista LGBTQI+, appoggio che aveva già dimostrato giovedì, dichiarando la necessità di "un'azione di contrasto contro leggi ciniche" anti-comunità gay, presenti in alcuni Stati americani.