Un muro d'acqua di è abbattuto sull'Emilia Romagna: il maltempo ha provocato 20.000 persone evacuate in diverse regioni e i morti continuano ad aumentare
Sono almeno tredici, stando all'ultimo bilancio aggiornato, le vittime dell'ondata di maltempo che ha investito l'Emilia Romagna.
Un muro d'acqua si è abbattuto sulla regione, l'equivalente di sei mesi di precipitazioni in 36 ore.
Alcune zone hanno visto cadere sino a 500 millimetri di pioggia: i fiumi hanno rotto gli argini, allagando centri urbani e rendendo impraticabili i viaggi in diversi tratti, sia su strada che su rotaia.
Migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro abitazioni: 5mila a Faenza e nella zona di Ravenna, 3mila a Bologna, 20mila (in totale) in diverse regioni.
Sotto pressione i soccorritori, che sono intervenuti per le liberare persone intrappolate in casa o nelle automobili: alcuni sono rimasti per cercare di ripulire i locali sommersi dall'acqua e dal fango.
Anche lo sport si ferma: il Gran Premio di Imola, in programma questo fine settimana, è stato annullato.
I danni materiali sono esorbitanti: il presidente della regione, Stefano Bonaccini, stima che si arriverà a "diversi miliardi di euro".
Sul fronte maltempo, pure la Toscana vive ore di preoccupazione, mentre in Campania (dove piove ininterrottamente da settimane) non sono mancati allagamenti e disagi.
L'Italia non è il solo Paese ad essere alla mercé del meteo: anche la Serbia, la Croazia e la Slovenia sono state colpite da forti piogge.
I danni alle case, ai terreni agricoli e ai veicoli sono al vaglio delle amministrazioni.
Intanto, si terrà martedì prossimo il Consiglio dei ministri sull'emergenza maltempo.