Sottomarini nucleari all'Australia. L'accordo con Londra e Washington che fa infuriare Pechino

Il presidente USA Joe Biden con il premier britannico Rishi Sunak e quello australiano Anthony Albanese durante i colloqui per l'accordo
Il presidente USA Joe Biden con il premier britannico Rishi Sunak e quello australiano Anthony Albanese durante i colloqui per l'accordo Diritti d'autore Stefan Rousseau/WPA Rota
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Sottomarini a propulsione nucleare all'Australia. L'accordo con Londra e Washington fa infuriare Pechino: "Violato e depotenziato il trattato di non proliferazione". Biden rassicura: "Nucleare è solo la propulsione. Non porteranno armi". Canberra: "Accordo di portata storica"

Furia di Pechino: "Aggirato il trattato di non proliferazione nucleare"

PUBBLICITÀ

L'Australia si dota, grazie a Stati Uniti e Regno Unito di sottomarini a propulsione nucleare. Mossa dalla volontà di potenziare il contrasto alla Cina nella regione del sud-est Pacifico, l'iniziativa di Canberra fa però gridare Pechino a una "violazione del trattato di non proliferazione", che rischia di "minarne autorità ed efficacia internazionale". È infatti la prima volta dalla sua firma, oltre mezzo secolo fa, che una scappatoia concessa dal testo, viene sfruttata per trasferire tecnologia nucleare a uno stato privo di armi nucleari. 

JIM WATSON/AFP
Il presidente USA Joe Biden con il premier britannico Rishi Sunak e quello australiano Anthony Albanese alla presentazione dell'accordoJIM WATSON/AFP

Biden rassicura, Sunak e Albanese festeggiano: "Accordo di portata storica"

"Questi sottomarini sono a propulsione nucleare, non sono equipaggiati con armi nucleari - si è affrettato a dire Joe Biden -. L'Australia è orgogliosa di non disporre di armi nucleari. E si impegna a continuare a non averne". A difendere l'accordo anche il premier britannico Rishi Sunak: "Per la prima volta saranno tre flotte di sottomarini lavoreranno insieme sia nell'Atlantico che nel Pacifico, mantenendo così i nostri oceani liberi, aperti e prosperi per i decenni a venire", ha detto. Di svolta storica parla anche il premier australiano Anthony Albanese: "La portata, la complessità e l'importanza economica di questo investimento sono paragonabili a quelle della nascita dell'industria automobilistica australiana nel secondo dopoguerra".

Questi sottomarini sono a propulsione nucleare, non sono equipaggiati con armi nucleari. L'Australia è orgogliosa di non disporre di armi nucleari e continuerà a non averne
Joe Biden
Presidente degli Stati Uniti

Prima la formazione, poi le forniture: un accordo da 370 miliardi di dollari

In base all'accordo, in un primo tempo personale australiano sarà integrato e formato nelle basi sottomarine di Stati Uniti e Regno Unito. Dal 2030 scatterà poi il piano di acquisti da parte di Canberra: fino a otto sottomarini a propulsione nucleare statunitensi in 25 anni per un totale di quasi 370 miliardi di dollari. Grazie a questo dispositivo l'Australia diventerà il settimo paese al mondo a dotarsi di sottomarini a propulsione nucleare.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Usa, la Camera vota per vietare TikTok nel Paese: preoccupano debiti dell'azienda madre con Pechino

Xi a Biden: "Il pianeta Terra è abbastanza grande per entrambi"

Cina - Usa, una stretta di mano per il disgelo