Il primo ministro britannico Rishi Sunak si è recato a sorpresa in Irlanda del Nord. Possibile il raggiungimento entro fine febbraio di un accordo sulla frontiera con l'Unione europea
Il primo ministro britannico Rishi Sunak si è recato a sorpresa in Irlanda del Nord. Un viaggio che lascia presagire un possibile, imminente accordo tra Londra e l'Unione europea, sull'ormai annosa questione del Protocollo sull'Irlanda del Nord. Quest'ultimo fa parte del corposo accordo relativo alla Brexit, ovvero l'uscita del Regno Unito dall'Ue e, conseguentemente, anche dal mercato unico europeo.
Cosa prevede il Protocollo sull'Irlanda del Nord
Il Protocollo disciplina la circolazione di merci e persone al confine tra Irlanda e Ulster, ovvero lungo l'unica frontiera terrestre tra Regno Unito e Unione europea. Una questione delicata, poiché oltre alle questioni legate a controlli e concorrenza, esiste un problema specifico nell'area: il confine è sottoposto dal 1998 ad uno status particolare, in virtù dell'Accordo di Belfast (noto anche come Accordo del Venerdì santo).
All'epoca, con l'obiettivo di pacificare un'area da tempo teatro di violenti conflitti, si decise di rendere in gran parte invisibile la frontiera. Anche perché il Regno Unito e l'Irlanda facevano entrambi parte non soltanto del mercato unico ma anche dell'Unione doganale comunitaria. La Brexit ha tuttavia modificato sostanzialmente la situazione, con la necessità di ripristinare i controlli alle frontiere. Il Protocollo ha consentito che ciò avvenisse scongiurando però, al contempo, l'introduzione di un "confine rigido". Ovvero di confini come esistevano un tempo, il che rischierebbero di minare la stabilità faticosamente raggiunta nella regione.
Un accordo possibile già entro fine febbraio
Concretamente, il Protocollo prevede che l'Irlanda del Nord resti formalmente fuori dal mercato unico, ma possa conservare le regole comunitarie sulla libera circolazione delle merci e delle persone. Ma al contempo è stato istituito un confine marittimo lungo il Mare d'Irlanda, che separa di fatto il Regno Unito dall'Ulster: una scelta che ha suscitato critiche, in particolare dai partiti unionisti. Di qui la necessità di una revisione, che è da tempo oggetto di un negoziato tra le parti.
Secondo quanto riportato dalla stampa britannica, un accordo potrebbe a questo punto giungere entro la fine del mese di febbraio. Da parte dell'esecutivo di Londra è giunta infatti un'apertura sulla possibilità di concedere alla Corte di giustizia europea di assumere il ruolo di arbitro per dirimere eventuali controversie. Bruxelles è invece propensa ad accettare un accordo che elimini tutti i controlli di routine per le merci in transito tra l'Irlanda del Nord e il mercato interno britannico.