Foibe: in Regione Fvg una parente racconta Norma Cossetto

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Di ANSA
Era quindicenne quanto tentò di aggredire uno degli aguzzini
Era quindicenne quanto tentò di aggredire uno degli aguzzini

(ANSA) – TRIESTE, 13 FEB – Erminia aveva 15 anni, era al
lavoro in una sartoria quando è entrato nel negozio uno degli
aguzzini di Norma Cossetto, dicendo frasi come “Tutti in foiba,
tutti i Cossetto in foiba”. “Io stavo lavorando dietro una
tenda, ma l’avevo riconosciuto subito dalla voce e ho pensato di
colpirlo con le forbici che avevo in mano. Sono andata verso di
lui e l’ho insultato, per poi scappare dal negozio”. E’ la
testimonianza di Erminia Dionis Bernobi, prossima ai 92 anni,
fatta oggi in Consiglio regionale, ricordando la tragedia della
cugina Norma Cossetto, torturata, seviziata e gettata in una
foiba nell’ottobre del 1943. L’episodio ricordato oggi da Erminia Dionis Bernobi è
riferito al 1946, tre anni dopo la barbara uccisione della
studentessa, che era cugina del marito della Dionis. “Fu così che il sarto convinse mia madre a farmi scappare,
perché era troppo rischioso per me restare in paese. Ero stata
mandata via anche dalla scuola jugoslava perché mi ero rifiutata
di scrivere sul quaderno ‘io amo Tito’”. La donna ha poi
raccontato il viaggio da esule fino a Trieste e i pesanti disagi
affrontati nel soggiorno nella città italiana. “Undicesimo comandamento: non dimenticare”. E’ stato il
commento del presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro
Zanin. (ANSA).

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