Tregua per il Natale ortodosso. Nessuno crede all cessate il fuoco di Putin

Tregua per il Natale ortodosso. Scetticismo internazionale sul cessate il fuoco annunciato da Putin
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Scetticismo internazionale sul cessate il fuoco invocato da Putin per il Natale ortodosso. Zelensky: "Mossa pretestuosa per rifornire le truppe". Washington senza appello: "Funzionale solo a preparare nuovi attacchi"

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"Cinica", "inaffidabile", "pretestuosa". La tregua indetta dal presidente russo Putin in Ucraina in occasione del Natale ortodosso viene accolta con scetticismo sulla scena internazionale. Un cessate il fuoco dal mezzogiorno locale di oggi alla mezzanotte di domani, che il Cremlino motiva con la volontà di raccogliere l'appello del patriarca Kirill. 

Zelensky boccia il cessate il fuoco: "Motivazioni pretestuose"

Motivazioni pretestuose e strategiche, secondo il presidente Zelensky, che parla di mossa volta a frenare l'avanzata ucraina nel Donbass e a rifornire le truppe nemiche. "La guerra si concluderà solo quando i vostri soldati lasceranno il Paese o quando li cacceremo", il messaggio poi lanciato in russo. 

Charles Michel: "Cessate il fuoco ipocrita e inaffidabile"

Dai vertici delle istituzioni europee si leva poi la voce del Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che su Twitter scrive: "Ci sono un aggressore, il Cremlino, e una vittima, il popolo ucraino. L'unica soluzione per ripristinare pace e sicurezza è un ritiro di Mosca. L'annuncio del cessate il fuoco unilaterale russo è ipocrita e inaffidabile".

"L'unica soluzione è un ritiro di Mosca - ha twittato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel -. Il cessate il fuoco di Mosca è ipocrita e inaffidabile"

Washington: "Mossa cinica dei russi, per prepararsi a nuovi attacchi"

Coro di scetticismo anche da Washington, con il presidente Joe Biden che sposa l'interpretazione di Zelensky e parla di mossa tattica per "dare ossigeno" alle truppe russe. Di iniziativa "cinica" parla poi il Dipartimento di Stato che la imputa alla necessità russa di riorganizzarsi in vista di nuovi attacchi.

Washington e Berlino sulla scia di Parigi: nuove armi all'Ucraina

Sulla scia di Parigi, che per prima ha annunciato l'invio di mezzi corazzati di fattura occidentale a Kiev, Washington ha promesso la fornitura di veicoli di combattimento, destinati alla fanteria ucraina. Una mossa ricalcata da Berlino, che per bocca del Ministro delle finanze Lindner, annuncia però anche ulteriori forniture. "In stretto coordinamento con Stati Uniti e Francia - ha fatto sapere - abbiamo deciso che invieremo sia veicoli da combattimento che ulteriori mezzi per la difesa aerea". Nel pacchetto, anche un sistema antimissilistico Patriot, perché - ha motivato Berlino - "la resistenza ucraina, deve avere la meglio sulla ferocia di Putin".

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