Afghanistan, la protesta delle donne contro il divieto di frequentare l'Università

la protesta delle donne afghane
la protesta delle donne afghane Diritti d'autore Arshad Butt/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
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No all'istruzione universitaria, no al lavoro nelle ong, divieto di frequentare parchi e palestre: la vita delle donne sotto i talebani è sempre più un incubo

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Gridano 'vigliacchi' ai talebani che hanno vietato loro l'istruzione universitara, vengono disperse con i cannoni ad acqua.
Ci vuole tutto il coraggio delle donne afghane per scendere in piazza a Herat, vicino alla casa del governatore della provincia, in una delle rarissime proteste dalla presa del potere da parte dei fondamentalisti.
Anche a Quetta in Pakistan un gruppo di studenti afghani ha dato vita a una manifestazione contro il divieto per le donne di frequentare le università.

"Non esiste nazione al mondo che abbia ottenuto o raggiunto qualche traguardo senza l'istruzione, quindi vietare alle ragazze di studiare o non permettere loro di avere accesso all'istruzione è una decisione miserabile" dice uno dei manifestanti, lo studente afghano Abdul Baki.

Per giustificare gli arresti dei giorni scorsi, il regime dice di aver vietato l’università alle donne per "il mancato rispetto delle regole di abbigliamento".

Il divieto di frequentare l'Università segue la decisione di non aprire le scuole superiori femminili all’inizio dell’anno scolastico a marzo, contravvenendo alle promesse fatte dai talebani alla comunità internazionale. 

La deriva sembra inarrestabile: in una lettera del ministero dell'Economia, l'amministrazione talebana ordina a tutte le organizzazioni non governative (Ong) locali e straniere di impedire alle dipendenti di recarsi al lavoro. Alle dipendenti donne non sarà permesso di lavorare fino a nuovo avviso: la motivazione addotta è che alcune non avevano aderito alle regole sul codice di abbigliamento islamico per le donne.

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