Il ministro Darmanin parla di "un brutto gesto" da parte dell'Italia che non ha accolto la nave
Non avranno tutti un futuro in Europa i 234 naufraghi soccorsi dalla nave Ocean Viking e sbarcati in Francia, dopo il ripetuto silenzio delle autorità italiane alla richiesta di un porto. A Tolone sono state allestite cinque sale d'udienza per verificare le richieste, ma per i due terzi dei profughi adulti si profila un rifiuto, come ha detto in parlamento il ministro dell'Interno Gerald Darmanin.
"Delle 234 persone - al momento in cui parlo le procedure non sono ancora concluse - 44 sono stati riconosciuti minori, 60 possono chiedere l'asilo (nello specifico dei siriani, sudanesi, eritrei), 44 si vedono opporre un rifiuto della loro domanda d'asilo". Darmanin ha parlato di un "brutto gesto" da parte dell'Italia, e ha annunciato che le persone sbarcate a Tolone saranno detratte dal numero di migranti da accogliere quest'anno.
Il ministro italiano dell'Interno Piantedosi nei giorni scorsi ha difeso la linea del nuovo governo di destra, e ha invocato dall'Europa una "grande politica migratoria per gestire il fenomeno". Una intenzione opposta l'ha espressa il premier ungherese Orban, che in occasione del vertice con Serbia e Austria dedicato proprio al contrasto degli arrivi sulla cosiddetta rotta balcanica, si è detto del parere che "l'immigrazione non vada gestita, ma fermata".