Kuwait, eseguite sette condanne a morte. Critiche dall'Ue

Il Kuwait ha ripreso l'esecuzione di condanne a morte, congelate dal 2017. Sette persone, giudicate colpevoli di omicidio e altri reati, sono state giustiziate nella prigione centrale del paese del Golfo. Si tratta di tre uomini e di una donna kuwaitinai, un uomo siriano, un uomo pakistano e una donna etiope.
La ripresa delle esecuzioni ha sollevato reazioni negative da parte dell'Unione europea. "È deplorevole che, nonostante abbia sollevato la questione ieri e abbia ricevuto assicurazioni del contrario, il Kuwait abbia proceduto oggi con 7 esecuzioni", ha dichiarato su Twitter Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione europea.
Schinas ha sottolineato che l'Unione Europea si oppone fermamente alla pena di morte e che il servizio diplomatico dell'UE ha convocato l'ambasciatore del Kuwait. Il tema sarà sollevato nelle discussioni sulla proposta della Commissione di inserire il Kuwait nella lista dei Paesi esenti da visto, ha aggiunto Schinas.
Nel gennaio 2017, il Kuwait ha impiccato un principe della famiglia regnante al-Sabah per omicidio premeditato insieme ad altri sei prigionieri,.