Bruxelles sui migranti in mare: "Salvare vite è un obbligo legale e morale"

È una notte difficilissima per le navi umanitarie cariche di migranti che inconciano vicino ai porti siciliani. In attesa di uno scalo sicuro sono1075 migranti in mare su ben quattro natanti: alla Humanity 1, alla Ocean Viking e alla Geo barents si è aggiunta anche la piccola Rise Above anch'essa battente bandiera tedesca. Giovedì ha soccorso 95 naufragi tra cui molti neonati e bambini e adesso lancia un appello: "Le difficili condizioni meteo non permettono di restare ancora in mare: serve subito un porto sicuro di sbarco".
Peggiorano anche le condizioni a bordo della Ocean Viking di Sos Mediterranéè. " La situazione sulla nave sta precipitando rapidamente. Le scorte di cibo e acqua cominciano a esaurirsi.
"Salvare vite umane è un obbligo morale e legale". Nel braccio di ferro tra Roma e Berlino sui naufraghi da giorni in cerca di un porto sicuro, Bruxelles interviene con un richiamo all'ordine.
La Humanity 1 incassa 17 rifiuti allo sbarco
Humanity 1, Ocean Viking e Geo Barents, rispettivamente gestite dalla ONG tedesca SOS Humanity, da Sos Méditerranée e da Medici Senza Frontiere hanno incassato il rifiuto di assistenza da parte di Italia e Malta, la Ocean Viking ha chiesto aiuto anche a Grecia, Spagna e Francia. Ben 17, invece, sono gli appelli finora inascoltati per trovare un porto sicuro lanciati dalla Humanity 1.
Piantedosi: "Cambiare strategia: si rafforzino i canali regolari"
A Berlino, che sollecitava Roma ad autorizzarne lo sbarco, dal G7 il Ministro degli esteri Tajani replica invitando le ONG al rispetto delle regole. A colloquio sul tema con Spagna, Malta, Grecia e Cipro, quello degli interni Piantedosi, invita invece a un "cambio di strategia" e sollecita un "rafforzamento dei canali d'ingresso regolari".
Nuovi sbarchi in Italia: oltre 450 persone arrivate a Lampedusa
Negli scorsi giorni complici le buone condizioni meteo in Italia si sono suceduti altri sbarchi : un centinaio le persone che sono arrivate a Lampedusa e oltre 450 a Crotone, in Calabria. Un quadro sempre più allarmante che a Bruxelles fa ipotizzare l'attivazione del meccanismo di solidarietà volontario, firmato lo scorso giugno da ventuno paesi europei.