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Portogallo, attacchi di orche alle imbarcazioni. Per i ricercatori non sono pericolose per l'uomo

Orche nei mari
Orche nei mari Diritti d'autore  Arthur Skipper
Diritti d'autore Arthur Skipper
Di Debora Gandini
Pubblicato il
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Le orche, grandi quanto una balena, sono mammiferi marini che per la loro forza affascinano e intimoriscono per le loro dimensioni. E al momento sarebbero già 46 quelle avvistate sulle coste spagnole e portoghesi

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E’ allarme in Spagna e Portogallo dopo che diverse orche si stanno aggirando nelle acque cristalline. Sono già diverse le barche danneggiate con relativo timore per gli equipaggi. Le orche, grandi quanto una balena, sono mammiferi marini che per la loro forza affascinano e intimoriscono per le loro dimensioni. E al momento sarebbero già 46 quelle avvistate.

Arthur Napoleão ha lo skipper ci racconta che quando pensa al primo attacco gli viene ancora paura. “Dopo però ci rendiamo conto che è un'interazione, è come un gioco, allora ci sentiamo più calmi perché sai che se non reagisci queste orche non faranno nulla. Certo una di queste orche è arrivata appoggiando poi il muso contro il timone. La barca intanto proseguiva.”

Il Presidente dell’Associazione Ambientale CascaiSea, Miguel Lacerda, fa notare che spesso le orche si comportano in questo modo di fronte a uno, due o tre cuccioli. Lo fanno come per divertirli.

Al momento la comunità scientifica non sa spiegare anche bene il perché di questi attacchi, ma sembra certo che non sono motivati dall’intenzione di fare del male alle persone. Le orche non sono animali pericolosi per l’uomo, non avrebbero mai ucciso un essere umano in natura”.

Muito ficou por dizer… https://www.rtp.pt/noticias/pais/orcas-na-costa-portuguesa-so-este-ano-houve-46-interacoes_v1441576?fbclid=IwAR0gpRGvLtP3FK1xx0pNRrEZpFWnUCBl-hJwmE5oeFP36zpjtQnhLSTh2sk

Posted by Miguel Lacerda on Sunday, October 23, 2022

"Il ministero dell'Ambiente spagnolo ha appaltato un progetto per fare uno studio e cercare di capire cosa come comportarsi d’ora in poi, ci spiega Marina Sequeira, biologa presso l’ICNF, l’Istituto per la conservazione della natura e le foreste. Secondo le informazioni che abbiamo a quanto pare alcuni animali verranno marchiati. Ma non sarà la soluzione definitiva perché non sarà possibile etichettare tutti questi mammiferi marini.”

Secondo alcuni ricercatori ritengono che gli animali si comportano in questo modo perché sono stressati in quanto affamati, dato che la sovrapesca nella zona condivide con questi cetacei le prede come i tonni. Intanto sfatando il mito dell’orca assassina c’è anche chi in Norvegia sfida paura e acque gelide e si immerge nel mare per osservare da vicino le orche.

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