Gay pride: alla fine Belgrado ha dato il suo ok alla manifestazione

Il Gay pride di Belgrado
Il Gay pride di Belgrado Diritti d'autore Darko Vojinovic/Copyright 2022 The Associated Press. All rights reserved
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Di euronews
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La pressione degli attivisti e quella internazionale hanno sbloccato una situazione difficile. Molti gli eurodeputati presenti

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Tra orgoglio ma anche tensioni alla fine sabato 17 settembre si è svolto a Belgrado il Gaypride.

Su pressione degli organizzatori e con l'attenzione internazionale addosso il governo ha deciso di revocare il divieto dando il nulla osta per un percorso più breve.

 L'eurodeputato slovacco Vladimir Bilcik sottolinea la singolarità dell'evento: "Non è un evento facile da organizzare, voglio solo ricordare a tutti -che è la prima volta che abbiamo europride non solo a Belgrado, non solo in Serbia ma in tutta l'Europa sudorientale, nei Balcani occidentali". 

Si sono rivelate infondate le paure che potessero sorgere tafferugli tra il corteo dei supporter dell'europride e la marcia della famiglia. Tra la pioggia battente e un imponente schieramento di forze dell'ordine,  6000 gli uomini mobilitati, c'è stato spazio solo per episodi insignificanti.

Thomas Waitz co-presidente dei Verdi europei: "Questo è l'ingrediente di base di una democrazia liberale e, poiché tutti speriamo che la Serbia stia andando in questo - senso affiancandosi alle democrazie del club europeo - questa è una mossa importante per dimostrare che la Serbia ce l'ha fatta". 

Molti eurodeputati e attivisti Lgbt hanno partecipato al Gaypride di Belgrado. Le polemicche e i disordini che a livello politico l'evento ha sollevato potrebbero però avere degli strascichi.

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